“I dati hanno dimostrato una correlazione tra l’aumento dell’uso di dispositivi elettronici durante il Covid e l’aumento dei disturbi del sonno – spiega la dottoressa Romina Moavero della neurologia dello sviluppo del Bambino Gesù di Roma – Ma è lo stile di vita dei bambini e di ragazzi ad essere cambiato profondamente. Ormai i dispositivi elettronici fanno parte della loro vita, sia scolastica che sociale. Tutto questo non fa che sottolineare l’importanza delle raccomandazioni di igiene del sonno che devono essere sempre considerate la prima linea di trattamento”.
Gli studi dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù insieme all’Università La Sapienza e a Tor Vergata hanno evidenziato un aumento del 50% dei disturbi del sonno rispetto al periodo pre-pandemia. Questo dato si somma a quello di altri disturbi provati dall’eccessivo utilizzo degli smartphone come ad esempio la depressione, la dipendenza, l’isolamento e disattenzione. L’esposizione allo smartphone può provocare anche dolori articolari e muscolari e può anche interferire con la vista.
Oltre ai disturbi provati, sono stati effettuati degli studi sul tempo di esposizione è più che triplicato per motivi scolastici (da poco meno di un’ora al giorno a tre ore e mezza). Questo dato riguarda il 72% di bambini e ragazzi. Mentre l’uso ricreativo è quasi raddoppiato (da un’ora e trequarti a tre ore) e ha riguardato il 49,7%.
S.B.