L’Intelligenza Artificiale generativa entra ufficialmente alla Camera dei deputati. L’utilizzo e l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nel campo parlamentare emerge come una tematica di interesse cruciale, offrendo sia l’opportunità di ottimizzare i processi decisionali che la considerazione sulle possibili sfide etico-giuridiche. Anna Ascani,Vicepresidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana, è la vera promotrice dell’iniziativa, guidando il Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione, vale a dire l’Organismo che ha svolto una approfondita indagine sull’Intelligenza Artificiale nell’attività parlamentare, ha promosso il concorso a cui hanno partecipato 28 progetti di diverse università e centri di ricerca italiani.
Il primo progetto premiato, illustrato durante la premiazione da Andrea Colombo, è denominato Legislab, ed è stato sviluppato dal Politecnico di Milano e dall’Istituto Einaudi. Destinato agli uffici della Camera, ed è una piattaforma per l’analisi della legislazione italiana e di supporto per la redazione di nuove leggi.
Destinato invece ai parlamentari, è il progetto GenAI4Lex, sviluppato da un consorzio di università (Alma Mater, Luiss, Cnr, Università di Torino), illustrato dalla professoressa Monica Palmirani. Esso vuole essere un supporto alla redazione dei testi legislativi, all’analisi dei riferimenti normativi, e alla compliance del testo rispetto al quadro normativo preesistente.
È invece rivolto ai cittadini il terzo progetto premiato, DepuChat, sviluppato dall’Università Roma 3 e dall’Università di Firenze, illustrato durante la cerimonia dal prof. Carlo Colapietro. Si tratta di un chatbot che attraverso l’Intelligenza generativa permette di scandagliare dati e informazioni custoditi nei siti della Camera per fornire agli utenti risposte alle loro domande sull’attività dei loro rappresentanti in Parlamento.
“Anche di fronte a una rivoluzione epocale, come quella rappresentata dall’Intelligenza Artificiale, al centro c’è – e deve esserci sempre – la persona. Con i suoi diritti, i suoi talenti, le sue fragilità. Ma soprattutto con la sua capacità di decidere. Perché è in questa capacità che risiede la ‘specificità’ umana.”, così si esprime la vicepresidente Ascani, Vicepresidente della Camera a proposito della tutela della centralità della persona.
A.L