Ha preso il via martedì 7 aprile, con gli studenti del Liceo Classico Manzoni di Milano, il primo corso di media education in versione e learning, organizzato dal CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni) Lombardia.
“A causa del Coronavirus, i tradizionali corsi di media education che il Corecom Lombardia aveva già programmato rischiavano di saltare, vista la chiusura delle scuole – spiega la Presidente Marianna Sala – Non ci siamo dati per vinti e in un tempo record e grazie alla collaborazione del dipartimento di informatica giuridica dell’Università statale di Milano e dell’Ordine degli avvocati di Milano, siamo riusciti a rinnovare i nostri corsi, non solo nelle modalità espositive, ricorrendo all’e learning, ma anche nei contenuti, rileggendo in chiave attuale le nostre tradizionali tematiche sulla tutela dell’identità digitale e sul cyberbullismo e, soprattutto, aggiungendo un tema importantissimo: quello delle fake news”.
Importantissimo perché? “Perché è sotto gli occhi di tutti che – insieme alla epidemia da coronavirus – si sta diffondendo un’altra epidemia, quella della disinformazione. Siamo tutti bombardati da false dicerie che rischiano di farci perdere la bussola e mettono in pericolo il delicato equilibrio che ognuno di noi cerca di costruirsi nel suo quotidiano. È dunque importante imparare a riconoscere le bufale e impedire la loro diffusione.
I corsi sono iniziati il 7 aprile, con gli studenti del Liceo Classico Manzoni di Milano. Si sono aperti con una riflessione introduttiva dello scrittore Paolo Giordano (Premio Strega per La solitudine dei numeri primi) e sono proseguite con una lezione dedicata alla disinformazione da parte di Marco Delmastro, Direttore del servizio economico-statistico di AGCOM, che presenterà la nuova applicazione “Cartesio” pensata per smascherare le fakenews.
Le lezioni proseguiranno per tutto il mese di aprile e maggio e saranno tenuti da massimi esperti di settore, dall’avv. Ivana Nasti (AGCOM), al prof. Giovanni Ziccardi (Università Statale di milano) alla prof.ssa Stefania Garassini (AIART Milano), per citarne solo alcuni. Verranno coinvolti circa 1.000 studenti lombardi. Si tratta della prima iniziativa italiana del genere.