Il Garante per la protezione dei dati personali ha multato un medico per 20.000 euro. Il professionista lasciava le ricette destinate ai suoi pazienti in un contenitore sul muro esterno dello studio medico, senza buste chiuse per proteggerle da sguardi terzi.
L’indagine condotta dall’Autorità è iniziata dopo un accertamento da parte dei N.A.S. e ha incluso testimonianze di alcuni pazienti del medico, tra cui coloro che avevano ritirato le ricette dal contenitore.
Il medico si è difeso dichiarando che questa modalità di consegna delle ricette era stata adottata durante il periodo del Covid, per poi rimanere in vigore per alcuni mesi a seguire, con il consenso dei pazienti, per agevolare il ritiro delle prescrizioni e limitare gli accessi allo studio medico.
Nel determinare l’importo della multa, l’Autorità ha tenuto in considerazione anche il gran numero di pazienti coinvolti e la durata prolungata della violazione (2 mesi circa), oltre che la poca collaborazione del medico nel corso dell’istruttoria.
Il Garante ha tenuto a ribadire che le informazioni sulla salute possono essere comunicate a terzi, solo sulla base di un idoneo presupposto di legge o con il consenso scritto del paziente, ma non è mai consentita la diffusione pubblica. Ha poi chiarito che le ricette possono essere lasciate presso farmacie e studi medici, ma devono essere protette in buste chiuse per garantire la privacy dei pazienti.
M.T.