Raccontare la città digitale ai cittadini. Far dialogare in modo efficace le istituzioni, gli enti pubblici e privati, le università, il sistema delle grandi imprese e le start up. Milano Digital Week ha forti ambizioni. Dopo due riuscitissime edizioni, la manifestazione promossa dall’Assessorato alla trasformazione digitale e servizi civici del Comune di Milano e realizzata da Cariplo Factory, IAB Italia e Hublab, punta a un tris all’insegna delle eccellenze.
Nei giorni scorsi l’assessore Roberta Cocco ha illustrato alcune delle novità della terza edizione, in calendario da mercoledì 11 a domenica 15 marzo 2020: <Mostreremo i cambiamenti e le innovazioni che stanno coinvolgendo tutti i quartieri della città, racconteremo le grandi aziende che hanno deciso di investire su Milano, discuteremo con le menti più brillanti del panorama tecnico-scientifico e offriremo ai cittadini la possibilità di migliorare le loro competenze digitali>.
L’edizione 2019 ha fatto registrare 85.000 partecipanti e ha visto 300 organizzazioni coinvolte e un programma con ben 15 cluster di contenuti: Salute, Educazione, Società, Arti, Città, Welfare, Mobilità, Data, Market, Comunicazione, Sicurezza, Business, Software, Manifattura e Kids. Cinque giornate “a porte aperte”, dedicate alla produzione e diffusione di conoscenza e innovazione attraverso il digitale.
Il digitale ha semplificato la vita dei cittadini, arricchendola di nuove opportunità, e ha avvicinato le comunità alle istituzioni, moltiplicando i momenti partecipativi e di interazione costruttiva. <L’obiettivo –ha concluso Roberta Cocco – è rendere comprensibili le innumerevoli ricadute sulle attività dei cittadini, sui loro bisogni, sulla loro qualità della vita, dentro la cornice dell’inclusione sociale e dell’innovazione sostenibile, valori fondanti di una piattaforma come Milano, che si sta sempre più configurando come un laboratorio di nuove pratiche, a partire dall’ambiente e dalla coesione sociale. Con la “Call for proposal” lanciata nei giorni scorsi e aperta a tutti, la cittadinanza è chiamata a partecipare in un’ottica inclusiva, interattiva e partecipativa: professionisti, addetti ai lavori, giovani imprenditori, cittadini e studenti possono proporre e animare la “vita digitale” della città di Milano con esempi e applicazioni di trasformazione digitale già esistenti o in fase progettuale>.