È la prima volta che, a livello di scuola secondaria inferiore, l’Intelligenza artificiale diventa materia di studio. Infatti, alla scuola Piersanti Mattarella di Modena, la disciplina che domina molti processi industriali contemporanei è già diventata un curriculum di studio, una vera e propria materia scolastica cui applicarsi e di cui rispondere all’esame di terza media.
L’accordo tra l’Istituto 3 di Modena e la società locale Ammagamma si chiama “Syllabus” e prevede già da due anni teoria e laboratorio “attraverso un percorso di contaminazione tra più discipline”. Da subito, si approfondiscono i modelli matematici che stanno alla base dell’IA e si imbastisce una prima programmazione informatica. “Ma l’intelligenza artificiale è molto di più”, spiegano i docenti chiamati a impartirla nell’istituto di Modena: “Nasce con il sogno dell’uomo di replicare la sua virtù su macchine, robot, replicanti ed è su questa ricerca di senso che interroghiamo a fondo gli studenti”.
In classe si fa coding con i robot, usando blocchi di intelligenza artificiale, si programma per creare un assistente vocale e si raccolgono dati numerici con il metro che si mettono su grafici e si osserva se i dati possono essere in relazione tra loro.
Il dirigente scolastico Daniele Barca spiega: “Creiamo un sistema di intelligenza artificiale che riconosce categorie di immagini selezionando i dati più appropriati. Ancora, realizziamo una presentazione collaborativa sulla storia dell’intelligenza artificiale. Tutti gli studenti di seconda e di terza lo fanno, nella prossima stagione, da settembre, chiuderemo il ciclo coinvolgendo anche i ragazzi di prima”. La valutazione sulla disciplina si fa in maniera narrativa, non con i voti.
Sono quattro i programmi extra allestiti alla Piersanti Mattarella di Modena: Lucy è quello dedicato all’intelligenza artificiale, Maia è sull’intelligenza naturale o vegetale (come prevede l’Agenda 2030), Frida sull’intelligenza creativa (arte, musica) e Mary sull’intelligenza sociale (“aiutami ad apprendere”). Il programma Lucy è concordato con i docenti interni, ma viene realizzato da esperti esterni di Ammagamma, pagati con fondi scolastici. Il docente, Pietro Monari, è un fisico.
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