Elon Musk sembra essere nuovamente intenzionato a portare a termine l’acquisto di Twitter, per la stessa cifra di 44 miliardi di dollari che costituiva l’accordo raggiunto tra le due parti lo scorso aprile.
Nella giornata di martedì 4 ottobre il team di avvocati di Musk ha inviato una lettera a Twitter in cui viene manifestata l’intenzione del patron di Tesla di completare la transazione secondo le condizioni dell’accordo iniziale, a patto che il processo che sarebbe dovuto cominciare il prossimo 17 ottobre sia annullato. Twitter però sta valutando la proposta, prima di riaccettarla formalmente, perché sospetta che sia solo una manovra furbesca per scombinare il procedimento legale. Intanto il titolo del social network in Borsa è schizzato al rialzo del 22%.
Le parti avevano siglato un’intesa a fine aprile, ma in luglio Musk aveva fatto dietrofront accusando Twitter di non aver fornito dati veri su spam e bot (gli account falsi), quest’ultimi a suo avviso superiori al 5% indicato dalla piattaforma. La compagnia aveva reagito facendogli causa in un tribunale del Delaware per costringerlo ad onorare l’impegno, sostenendo che la questione dei bot è un pretesto per uscire da un’operazione che il patron di Tesla non reputa più vantaggiosa.
Musk, dopo aver provato invano a posticipare l’inizio del processo, aveva reagito denunciando a sua volta Twitter in un documento di 150 pagine e citando in giudizio due delle più grandi e importanti banche d’investimento al mondo, Goldman Sachs e JPMorgan Chase.
Essendo stata una vicenda ricca di colpi di scena, contraddizioni e ripensamenti, non tutti sono convinti che questo nuovo sviluppo significhi automaticamente che l’operazione sarà effettivamente completata.
Nelle ore che hanno seguito l’annuncio, Musk ha condiviso un tweet in cui dice che “comprare Twitter è un acceleratore per creare X, l’app totale”. Forse qualcosa di simile all’ecosistema della cinese WeChat, a cui già Zuckerberg ambiva, ma queste parole non è ancora chiaro cosa l’imprenditore abbia davvero in mente per la piattaforma, ammesso che intenda davvero completare l’operazione.