Autonomia professionale, cultura sportiva, pari opportunità e Intelligenza artificiale, nonché le nuove sfide del giornalismo sportivo: questi e molti altri temi sono stati al centro del 47° congresso nazionale dell’Unione stampa sportiva, che si è tenuto a Napoli martedì 4 marzo.
Un evento, titolato “Lo Sport e chi lo racconta. Più emozioni e meno AI’, che ha avuto come obiettivo sia quello di approfondire la relazione che intercorre tra sport e cultura e sia quello di discutere sulle sfide future del racconto dello sport, alla luce soprattutto dell’imporsi dell’Intelligenza artificiale e del suo impatto sui media. D’altronde, lo stesso Codice deontologico delle giornaliste e dei giornalisti, che entrerà in vigore il prossimo primo giugno 2025, prevede l’introduzione di un articolo ad hoc (l’articolo 19) dedicato all’AI. In esso si legge che quest’ultima non può ‘…in alcun modo sostituire l’attività giornalistica’. Inoltre, quando il giornalista si avvale del contributo dell’intelligenza artificiale, deve renderne esplicito il suo utilizzo e deve verificare i dati e le informazioni utilizzate.
“Il mondo sta vivendo in questo momento momenti difficili: la guerra in Ucraina, le tensioni e gli scontri armati in varie parti dei continenti, la siccità, il cambiamento climatico. Lo sport non è esente da influenze negative e per questo è nostro dovere unirci per affrontare le difficoltà e difendere la nostra indipendenza. Lo sport nasce per unire le persone, perché usa un linguaggio e regole comuni in tutto il mondo ed è intergenerazionale”: ha affermato il presidente dell’Unione stampa sportiva, Gianfranco Coppola. “La nostra indipendenza – ha poi proseguito – è un bene fondamentale e in questo momento tra i tanti casi nel mondo scegliamo di poter raccontare senza pregiudizi né steccati le tante storie di inclusione che il mondo dello sport ci offre e che non sono solo suggestive ma spesso fanno da esempio e traino per chi non sa che lo sport aiuta ad uscire dalle zone grigie della vita”.
Al congresso dell’Ussi, che il prossimo anno compirà 80 anni di attività, hanno preso parte, oltre ai presidenti dei gruppi regionali, anche Vittorio di Trapani (presidente Fnsi), Angelo Baiguini (vicepresidente nazionale Ordine dei giornalisti), Gianni Merlo (da remoto, presidente Aips), Gianfranco Giuliani (presidente Casagit).
di Matteo Cotellessa, Giornalista professionista in Direzione Comunicazione Mediaset e cultore della materia di Diritto dell’informazione, Diritto europeo dell’informazione e Regole della Comunicazione d’impresa con il Prof. Ruben Razzante (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
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