A seguito della riunione tra la Conferenza delle Regioni e il Cts (Comitato Tecnico Scientifico), è stato definitivamente approvato il protocollo per la ripartenza del settore del wedding in Puglia, dove, dal prossimo 15 giugno, ripartiranno i ricevimenti di nozze e tutte le altre funzioni civili e religiose.
Tale protocollo, fondamentale per far ripartire e poter salvaguardare il settore pugliese dei matrimoni, uno dei più importanti in Italia, è stato proposto alle altre regioni e al tavolo nazionale come bozza sulla quale lavorare per poter dare il via il 15 giugno alle celebrazioni, alle feste matrimoniali e simili, fornendo agli operatori indicazioni su cosa poter fare nel concreto.
La Regione Puglia, protagonista dunque nella definizione delle regole del protocollo, mira ad un ripristino della normalità e ad una ripartenza del settore grazie a un intervento molto atteso e approvato di recente: le nuove misure “Custodiamo il Turismo in Puglia 2.0” e “Custodiamo la Cultura in Puglia 2.0”, con le quali sarà possibile accedere a contributi a fondo perduto anche per le micro, piccole e medie imprese che operano nel settore dei ricevimenti per le feste di nozze e per tutte le altre funzioni civili e religiose. L’obiettivo è quello di accompagnare le PMI pugliesi che si occupano dell’arte del ricevimento, dai fotografi, agli allestitori, ai catering e wedding planner, proprio in questo momento di ripartenza economica, sostenendole con una sovvenzione diretta, calcolata in percentuale (dal 45% fino al 65%) sulle perdite di fatturato registrate nel 2020-2021, da settembre a gennaio, rispetto al corrispondente periodo 2019-2020.
Per quanto concerne le regole da rispettare, è stato scongiurata l’imposizione di un limite massimo e aprioristico di invitati per il comparto del wedding e delle cerimonie private. L’unico criterio che verrà seguito per stabilire quanti ospiti potranno essere presenti è il distanziamento ‘sociale’ di due metri fra i tavoli. Un’altra novità importante è che non sarà più necessaria la presenza di un covid manager durante gli eventi privati, evitando un ulteriore costo per le imprese.
“La Puglia, inconfutabilmente terra vocata ai ricevimenti dei matrimoni nazionali ed internazionali, settore diventato industria per dimensioni di fatturato, ha dimostrato di essere capofila nel proporre le migliori soluzioni per una pronta ripartenza. Sin da gennaio le maggiori confederazioni (Confcommercio e Assoeventi Confindustria), accompagnate da altre associazioni sorte a seguito della crisi pandemica (Movimento Impresa, PWPA), si sono unite per lavorare a quella bozza di protocollo avallata dal Prof. Lopalco, portata alla conferenza stato/regioni e recepita dal CTS nazionale. Confcommercio Puglia ha sin dall’inizio creduto nell’importanza che il green pass ha e di quanto questo strumento avrebbe determinato quella tanto auspicata data per la ripartenza di un settore che vive sul sottile fattore psicologico delle coppie di futuri sposi. La voglia di festeggiare il “giorno più bello” negli ultimi 15 mesi è stata messa a dura prova tanto dalla terribile pandemia quanto dall’incertezza determinata dall’assenza di regole precise. Oggi finalmente il wedding vede la luce che non poteva essere solo quella dei ristori ma quella della ripresa delle attività”- ha affermato Enea Fanelli, Wedding Confcommercio Puglia.