La Polonia, presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea, ha presentato una proposta che verrà discussa dai ministri dei 27 paesi sul tema della lotta agli abusi sui minori.
La proposta della Polonia prevede che le ricerche di materiale incriminato rimangano volontarie per i fornitori dei servizi. Questo garantirebbe la salvaguardia di strumenti come la crittografia end-to-end, che permette di mantenere le conversazioni al riparo dalla sorveglianza dei governi o delle aziende che forniscono i sevizi di comunicazione online.
La proposta prevede inoltre che Meta, Google o Microsoft sorveglino volontariamente le comunicazioni e non obbligatoriamente.
Patrick Breyer, ex membro del Parlamento europeo e difensore delle libertà digitali ha dichiarato: “La nuova proposta è una svolta e un grande passo avanti per quanto riguarda la salvaguardia del nostro diritto fondamentale al rispetto della riservatezza della nostra corrispondenza digitale. Tuttavia, restano irrisolti alcuni problemi fondamentali”.
G.R.
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