Olimaint, storica multinazionale italiana attiva nel settore della realtà aumentata, ha lanciato nei mesi scorsi il Metaospedale, che permette di fruire di una serie di servizi al paziente direttamente attraverso la tecnologia immersiva del metaverso.
Esistono decine di app di applicazioni e di protocolli operativi che permettono di dialogare con il Metaospedale.
Dedicato a tutto il personale ospedaliero di Brescia (sede della multinazionale) e Bergamo, esso dunque garantisce i seguenti servizi oltre a quelli più tradizionali di consultazione:
– Consultazione della propria situazione clinica con un medico collegato attraverso visore e che è possibile incontrare all’interno del metaverso;
– Incontri del paziente all’interno di strutture ospedaliere, attraverso visori o adattatori per cellulare, con i familiari a casa;
– La possibilità di camminare e muoversi, oltre che nel reparto ospedaliero, in altri mondi per estraniarsi dalla situazione che lo circonda;
– Prenotare esami e fruire di consulenze da parte di medici e specialisti collegati in tempo reale dall’altra parte dell’applicazione.
La permanenza nel Metaospedale è permessa contemporaneamente fino ad un massimo di 500 persone, che vengono identificate sia all’ingresso che all’uscita attraverso il loro avatar biometrico e tramite riconoscimento e chiave di accesso con tecnologia NFC.
In particolare a colpire è il funzionamento delle visite ad un proprio parente ricoverato, possibile attraverso il semplice utilizzo, una volta entrati nell’applicazione, del sensore NFC del proprio smartphone fuori dalla stanza del paziente che desideriamo vedere per accedere.
Tra i vantaggi dell’ospedale digitale troviamo la possibilità di ricevere tutte quelle prestazioni nelle quali non c’è una reale necessità di contatto fisico tra medico e paziente, da cui ne consegue un notevole risparmio di tempo. Senza alcuno spostamento è possibile inoltre partecipare ad una serie di attività di varia natura di carattere informativo che possono venire offerte da strutture sanitarie, medici, società farmaceutiche o associazioni di pazienti.
Come precisato da Olimaint, infine, il Metaospedale non è dotato di un sistema di archiviazione di informazioni sanitarie ma permette a medici e strutture autorizzate di poter condividere queste informazioni attraverso un’operazione di condivisione del proprio personal computer o laptop all’interno dell’ambiente digitalizzato della VRO.
Il prossimo passo riguardo strutture sanitarie nel metaverso potrebbe coinvolgere le farmacie anche se, nonostante i primi tentativi, i tempi non sembrano ancora maturi.