Il Papa, nel suo discorso, vuole metterci in guardia sui rischi derivanti dalle nuove tecnologie. Egli sottolinea che, sebbene il moderno progresso scientifico, soprattutto in ambito informatico e della comunicazione, offra indubbi vantaggi, come la semplificazione di molti aspetti della vita quotidiana, la possibilità di rimanere informati e l’ampliamento delle conoscenze, queste tecnologie presentano anche limiti e insidie. Infatti, il Pontefice avverte che tali strumenti possono contribuire al restringimento delle prospettive mentali, alla semplificazione eccessiva della realtà e al rischio di abusi.
Nel discorso viene inoltre messa in evidenza l’importanza di affrontare alcune problematiche legate all’Intelligenza Artificiale, come le preoccupazioni sui diritti di proprietà intellettuale, il rispetto della privacy e la protezione dell’ambiente dai rifiuti elettronici. Il Papa evidenzia come ci sia un crescente allineamento delle tecnologie agli interessi commerciali, alimentando una cultura sempre più radicata nel consumismo.
Un altro tema toccato è quello dell’alfabetizzazione mediatica. Secondo il Papa, educatori e genitori, che devono rimanere i principali canali di trasmissione della cultura, necessitano almeno di un livello base di alfabetizzazione mediatica. Quest’ultima consiste nel fornire strumenti essenziali per promuovere il pensiero critico e dotare i giovani dei mezzi necessari per la crescita personale e per una partecipazione attiva al futuro delle loro società.
Infine, il discorso si conclude con un monito: quando si perde il legame tra realtà, verità e conoscenza, diventa impossibile comunicare e comprendersi, poiché mancano le basi per un linguaggio comune. Questo rischio è paragonabile a quanto narrato nel racconto biblico della Torre di Babele.
F.M.
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