Il Consiglio dei ministri ha approvato il Programma Strategico per il triennio 2022-2024, frutto del lavoro congiunto del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Il Programma è in linea con la Strategia Europea, e delinea ventiquattro politiche da implementare nei prossimi tre anni per potenziare il sistema dell’Intelligenza Artificiale in Italia, attraverso la creazione ed il potenziamento di competenze, ricerca, programmi di sviluppo e applicazioni delle tecnologie. Lo scopo è quello di implementare un centro di sviluppo sull’IA nel nostro Paese ed aumentare così la nostra competitività a livello globale dell’Italia.
La ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa ha detto: “Il sistema italiano della ricerca e della formazione è pronto a guidare il potenziamento di questo settore. La strategia è una straordinaria occasione di crescita competitiva: creiamo le condizioni per i giovani italiani, soprattutto donne, che decidono di investire in corsi di studio e nella ricerca sull’intelligenza artificiale di poterlo fare, ai massimi livelli, rimanendo nel nostro Paese. E stimoliamo scambi e incontri anche con tanti ricercatori provenienti da tutto il mondo”.
Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo economico, ha sottolineato: “Con il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale puntiamo a colmare il ritardo nello sviluppo e nell’adozione di soluzioni innovative in questo ambito tecnologico, dando nuovo impulso alla transizione digitale del nostro sistema. L’intelligenza Artificiale è lo strumento con cui il nostro Paese nei prossimi anni vuole rafforzare l’interazione tra centri di ricerca e impresa, in modo da creare le premesse per uno sviluppo basato sulla capacità di innovazione”.
Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, ha commentato: “La strategia è la base per lanciare programmi e investimenti concreti per rendere l’Italia competitiva a livello internazionale e con un sistema pubblico più efficiente. Prevediamo programmi di accelerazione per le start-up che propongono soluzioni innovative per le PA e iniziative ad hoc per alzare notevolmente la qualità di processi e servizi pubblici e migliorare il rapporto cittadini-Stato. Su questo punto lavoreremo di concerto con il Ministro per la Pubblica Amministrazione utilizzando anche investimenti presenti nel Fondo Innovazione”.
Sono previsti interventi mirati per far lievitare il numero di dottorati e attrarre in Italia i migliori ricercatori, incentivando anche il rientro di professionisti del settore. Allo stesso tempo, il programma include politiche per rafforzare le competenze digitali e in Intelligenza Artificiale. Il programma intende inoltre rafforzare l’ecosistema di ricerca italiano nel campo dell’IA, favorendo una collaborazione tra il mondo accademico e della ricerca, tra l’industria e la società.
Infine, un altro obiettivo riguarda l’applicazione dell’IA nelle industrie e nella Pubblica Amministrazione. Le misure a favore delle imprese hanno lo scopo di supportare la Transizione 4.0, favorire la nascita e la crescita di imprese innovative dell’IA e supportarle nella sperimentazione e certificazione dei prodotti di IA. Gli interventi per la Pubblica Amministrazione sono volti alla creazione di infrastrutture dati per sfruttare in sicurezza il potenziale dei big data che genera la PA, alla semplificazione e personalizzazione dell’offerta dei servizi pubblici e all’innovazione delle amministrazioni, tramite il rafforzamento dell’ecosistema GovTech in Italia. Quest’ultima misura, per esempio, prevede l’introduzione di bandi periodici per identificare e supportare le start-up che offrono soluzioni basate sull’IA che possono risolvere problemi critici del settore pubblico.
Per garantire un’efficace governance, per monitorare lo stato di attuazione della strategia, e per coordinare tutte le iniziative di governo sul tema, nasce anche il gruppo di lavoro permanente sull’IA, che fa riferimento al Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale.
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