Dal 3 giugno sono possibili gli spostamenti tra le Regioni liberi da autocertificazioni. Dove andranno gli italiani il prossimo weekend correndo anche il rischio di acquazzoni? La Liguria attende soprattutto piemontesi e lombardi, che spesso trascorrono sulle sue rive weekend, ponti e mesi estivi. Pochi giorni fa hanno riaperto quasi ovunque terme, centri benessere e, in alcune regioni, anche piscine e palestre che erano rimaste chiuse. Le linee guida per le terme prevedono le consuete misure di sicurezza come il distanziamento sociale e uno spazio di sette metri quadrati a persona nelle vasche. Rimane il divieto di utilizzare sauna e bagno turco. Per i trattamenti a contatto ravvicinato con gli operatori permane l’obbligo di mascherine per clienti e personale oltre a particolari accorgimenti. A breve dovrebbero riaprire anche parchi acquatici e divertimento – anche se sembra che non tutti ne approfitteranno – lunapark e giostre. Gardaland riaprirà il 13 giugno le attrazioni all’aperto, mentre quelle indoor al momento resteranno chiuse, con ingressi contingentati, prenotazione obbligatoria e sanificazioni. Restano ancora chiuse le discoteche, ad eccezione forse della Sicilia che vorrebbe riaprire l’8 giugno con il divieto di ballare.
Il 2 giugno ci sono state le prove generali, seppur limitate alla propria Regione. Più di un italiano su tre (35%) ha fatto una gita fuori porta in giornata. Secondo un’indagine di Coldiretti, anche per l’attesa del via libera allo sconfinamento tra regioni del 3 giugno solo una piccola minoranza del 2% degli italiani ha colto l’occasione per fare una breve vacanza dormendo fuori, mentre la grande maggioranza è rimasta a casa.