Le Linee guida sulla pseudonimizzazione, adottate nell’ultima plenaria del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB), con il contributo del Garante Privacy, confermano che i dati pseudonimizzati sono sempre considerati dati personali, poiché possono essere ricollegati a un individuo.
Le linee guida sono disponibili in consultazione pubblica fino al 28 febbraio; esse chiariscono che la pseudonimizzazione è una misura di sicurezza che impedisce l’attribuzione immediata di dati a un soggetto, a condizione che le informazioni aggiuntive siano conservate separatamente e protette da adeguate misure tecniche e organizzative.
Il documento del Board, inoltre, evidenzia i vantaggi della pseudonimizzazione, tra cui la riduzione del rischio e il rispetto dei principi di privacy by design. Inoltre, analizza le misure tecniche per garantire la riservatezza e prevenire identificazioni non autorizzate. Infine, l’EDPB sottolinea ancora che questa tecnica può facilitare l’uso del legittimo interesse come base giuridica per il trattamento, purché vengano rispettati tutti i requisiti del GDPR e la verifica della compatibilità con la finalità originaria di un ulteriore trattamento.
F.C.
Diritto dell’Informazione
“Diritto dell’Informazione: la bussola per orientarsi tra notizie e giurisprudenza”
Continua a seguirci!
▶️ https://dirittodellinformazione.it/chi-siamo/