Tra questi, la sextortion e i ghostbot rappresentano una minaccia per la privacy e la sicurezza dei dati personali. L’FBI e i ricercatori inglesi hanno lanciato l’allarme dopo aver ricevuto numerose segnalazioni di vittime di sextortion, una pratica già nota sul web ma che adesso sta raggiungendo nuovi livelli di realismo grazie all’utilizzo dell’IA. Le vittime, anche minori, ricevono immagini di nudi generati dall’IA, accompagnate dalla minaccia di diffonderle pubblicamente. In questo modo, vengono intimoriti per scopi di estorsione. L’FBI sottolinea che le immagini appaiono “realistiche” e che l’IA sta migliorando costantemente la qualità e l’accessibilità dei contenuti abilitati all’IA.
Per evitare di cadere in queste trappole, l’FBI consiglia di condividere pochi contenuti online, renderli visibili solo ad un numero limitato di conoscenti e di non pubblicare mai foto e video dei bambini, oppure di oscurare il volto. Gli estorsori, infatti, cercano foto delle loro vittime sui social media e le utilizzano per creare dei deepfake sessualmente espliciti.
Ma non solo la sextortion rappresenta una minaccia. I ghostbot sono software che utilizzano l’IA per creare reincarnazioni digitali dei morti. La Queen’s University di Belfast ha evidenziato la mancanza di leggi sulla protezione dei dati post mortem, che potrebbe causare un crescente problema di ghostbot. La ricerca suggerisce una clausola “do not bot me” nei testamenti e in altri contratti che potrebbero impedire alle persone di essere reincarnate digitalmente senza autorizzazione.
Inoltre, la ricerca pone l’accento sulla necessità di una maggiore consapevolezza sociale del fenomeno dei ghostbot e dell’educazione sulle eredità digitali. È importante proteggere la privacy, la proprietà, i dati personali e la reputazione dei defunti e dei loro cari. Le leggi sulla privacy e sulla protezione dei dati dovrebbero essere estese anche agli eredi dopo la morte, come sottolinea Marisa McVey della School of Law della Queen’s University Belfast.
In definitiva, l’IA rappresenta una risorsa preziosa per l’umanità, ma è importante essere consapevoli dei rischi e delle minacce che essa può comportare. La protezione dei dati personali e della privacy dovrebbe essere garantita in ogni momento, anche dopo la morte.
(F.S)