Nei giorni scorsi, durante l’evento online “Regions for EU-Recovery: European Regions as driving power to boost recovery all over Europe”, è stata presentata l’iniziativa promossa da Baviera, Catalogna, Lombardia e da altre 26 regioni europee che rivendicano l’impegno delle diverse realtà regionali per contrastare l’epidemia da Coronavirus e l’utilizzo di fondi e risorse anche propri. L’evento ha confermato l’importanza del coinvolgimento delle regioni, sia nella fase di predisposizione che di implementazione dei piani, poiché “sono proprio le regioni stesse a sapere dove gli investimenti possono essere più produttivi”.
Nel sostenere questa causa, la Lombardia e le altre regioni europee hanno sottoscritto una lettera indirizzata a diversi esponenti della Consiglio Europeo, come Ursula van der Leyen e Charles Michel, presidente del Consiglio d’Europa. All’interno del documento si attesta l’impegno delle regioni a rafforzare il proprio ruolo nella ripresa post Covid-19, secondo una strategia di condivisione di buone pratiche nella gestione dei fondi europei.
Il documento però, rivendica anche il valore aggiunto dato dai diversi livelli regionali all’attuazione dell’agenda di ripresa dell’Unione Europea in nome del principio di sussidiarietà.
Nella lettera si chiede esplicitamente ai leader politici delle istituzioni europee e degli Stati membri di dialogare direttamente con il livello regionale: le regioni infatti sono pronte, disponibili ed in grado di contribuire a una politica di ripresa dell’UE sostenibile, che risolva le sfide comuni che vanno affrontate insieme.
Il Regolamento attuale sul dispositivo di ripresa prevede un coinvolgimento delle autorità locali, che nei fatti sta avvenendo con modalità diversificate negli Stati Membri. La Commissione europea incoraggia questo coinvolgimento, ma naturalmente non può imporlo, trattandosi comunque di piani nazionali portati avanti dagli Stati membri.
Regione Lombardia già nei mesi scorsi aveva presentato proposte precise per un posizionamento in linea con gli indirizzi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Alcune di queste proposte prevedevano: l’utilizzo del digitale per la ripresa e la resilienza; la transizione verde e la rigenerazione urbana.
L’obiettivo resta quello di creare le condizioni maggiormente abilitanti per il rafforzamento della competitività sia a livello locale che internazionale, riducendo le disuguaglianze tra territori e persone.
Get real time update about this post categories directly on your device, subscribe now.