La relazione annuale dei servizi di Intelligence italiani ha evidenziato l’aumento delle minacce cibernetiche di matrice spionistica condotte da organizzazioni statali o affiliate.
Instabilità geopolitiche e crisi internazionali stanno influenzando le caratteristiche e gli obiettivi di tali minacce con un aumento delle offensive digitali nei settori delle infrastrutture digitali, dell’energia, dei trasporti e anche nel settore pubblico e istituzionale.
Le azioni ostili contro l’Italia risultano condotte principalmente da gruppi criminali altamente specializzati, che ricevono supporto strategico e finanziario da apparati governativi. Queste azioni sono mirate principalmente a far trapelare dati e informazioni sensibili, causando danni economici e reputazionali alle organizzazioni colpite.
La minaccia alla sicurezza rappresentata dalla Russia e dalla Cina è stata particolarmente rilevante nel 2023, con entrambi gli attori che hanno sfruttato una serie di strumenti ibridi, inclusi quelli diplomatici, militari, economico-finanziari, informativi e legali, per influenzare gli affari internazionali e le politiche nazionali. La Russia si è concentrata principalmente sull’accentuazione delle operazioni cibernetiche in coordinamento con le azioni sul campo di battaglia in Ucraina, mentre la Cina ha utilizzato le sue capacità informative per promuovere un’immagine positiva del paese e condizionare l’opinione pubblica internazionale.
Secondo il rapporto, nonostante l’aumento delle minacce, l’Italia e i Paesi occidentali stanno dimostrando una buona capacità di far fronte alla situazione. Tuttavia, si segnala un allarme per le tornate elettorali del 2024, che potrebbero essere vulnerabili ad azioni di pressione elettorale da parte di attori malintenzionati.
M.T.