A fine dicembre 2021 è stato pubblicato l’ultimo report di NewsGuard (https://www.newsguardtech.com/wp-content/uploads/2021/10/WHO-FB-insta-thriving-report-IT.pdf) , organizzazione che monitora la disinformazione online e che dal settembre del 2020 collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per scovare e monitorare questi account. Le analisi condotte dall’azienda servono all’Oms per cooperare con le piattaforme social allo scopo di mitigare i danni provocati dalla diffusione di tali informazioni.
Il report cita però che “Facebook e Instagram hanno permesso a noti diffusori di disinformazione no-vax di prosperare sulle loro piattaforme “.
Sono almeno 34 le pagine Facebook che sono super-diffusori di disinformazione sullo sviluppo dei vaccini anti Covid. Molte hanno oltre 100.000 follower e hanno collezionato un totale di 14.139.288 like. Per la maggior parte dei post falsi o fuorvianti, Facebook non ha fornito alcun avviso, segnalazione o link a fonti più affidabili. In Italia NewsGuard ha scoperto una rete di otto pagine Facebook che condividono informazioni non corrette sui vaccini e che hanno 1.509.414 like. Sei hanno la stessa fonte, il sito oltre.tv, e nessuna condivide contenuti di altri siti. Poi c’è la pagina di Oltre.tv e quella del sito AmbienteBio. Non è calcolabile, invece, il numero di profili privati che, sia su Instagram sia su Facebook, diffondono notizie false
Senza considerare poi i veri e propri siti che diffondono fake news, generalmente partendo da una notizia reale e stravolgendola. I siti italiani segnalati sono ben 41:
- quello più letto è Laverità.info, versione digitale del quotidiano La Verità di Maurizio Belpietro, che ha più volte cavalcato l’ipotesi del complotto;
- altro sito che genera molto traffico, oltre 1,5 milioni di pagine viste al mese, è com , dove è comparso un articolo sui vaccini in cui si legge che “molti vaccini sono derivati da cellule fetali” e che questo potrebbe innescare “un processo noto come ‘ricombinazione omologa’ cui consegue la modifica del patrimonio genetico di chi riceve il vaccino”;
- viene citato anche tv, 1.150.000 pagine viste, che per esempio il 29 agosto 2020 affermava che “uno studio del Dipartimento della Difesa americano ha confermato che l’aumento di probabilità di contrarre il coronavirus è del 36% in più negli individui vaccinati con l’antinfluenzale” (Il Dipartimento della Difesa non si è mai espresso su questo argomento, inoltre lo studio linkato riguardava i dati dell’influenza riferita agli anni 2017-2018);
- Troviamo poi org, cresciuto da 570 mila a 720 mila pagine viste e disinformazione.it .
Per contrastare questi livelli di disinformazione allarmanti, il 7 agosto 2021 l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) a pubblicato un vademecum con le fake news più diffuse, smontandole una per una:
1. “Non si conoscono gli effetti a breve e lungo termine, i vaccini sono stati prodotti troppo velocemente e le uniche informazioni vengono dalle aziende”
Il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il SarsCov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. Dopo i risultati degli studi autorizzativi effettuati su decine di migliaia di individui di diversa età, che sono stati condotti anche in questo caso, vengono raccolte le segnalazioni dalle agenzie regolatorie nazionali e internazionali di possibili eventi avversi temporalmente correlate con la vaccinazione. In caso vengano evidenziati eventi avversi non manifestatisi durante gli studi autorizzativi, se dopo un’indagine approfondita viene sospettata o dimostrata una relazione causale con la vaccinazione, vengono aggiunti all’elenco delle reazioni avverse e che sono elencate nelle schede informative dei vari vaccini (farmacovigilanza post marketing).
2. “I vaccini anti Covid sono sperimentali”
I vaccini autorizzati contro il Sars – Cov – 2 hanno completato tutti i passaggi della sperimentazione necessari per l’autorizzazione all’immissione in commercio senza saltarne alcuno. Per questi vaccini il processo di sviluppo ha subito un’accelerazione senza precedenti a livello globale ma al momento della loro autorizzazione da parte dell’Agenzia Europea per il farmaco erano state percorse tutte le stesse tappe dell’iter di sperimentazione previste per gli altri vaccini in commercio. I vaccini attualmente usati nella campagna vaccinale in Italia(Comirnaty di Pfizer-BioNtech, Vaxzevria di Astrazeneca, Spikevax Moderna, Vaccino anti COVID-19 Janssen) pertanto non sono sperimentali, ma preparati regolarmente immessi in commercio dopo aver completato l’iter che ha testato la loro qualità, sicurezza ed efficacia.
3. “I vaccini provocano l’infezione”
I vaccini attualmente approvati in Italia utilizzano la tecnologia a mRNA(Pfizer-Biontech e Moderna) e quella a vettore virale (Astrazeneca e Janssen). In entrambi i casi si introducono nell’organismo le‘istruzioni’ per produrre frammenti della proteina che il virus usa per‘agganciare’ la cellula. Quindi non viene utilizzato il SArs-CoV-2 vivo e infettante. Una eventuale malattia COVID-19 successiva alla vaccinazione può essere quindi causata solo da una infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino.
4. “I vaccinati sono contagiosi”
Questo è possibile perché, come per tutti i vaccini esistenti, l’efficacia anche se molto alta non è del 100%, e ci possono essere quindi i cosiddetti ‘fallimenti vaccinali’. Inoltre anche un soggetto che risponde al vaccino si può ritenere immunizzato solo dopo almeno una settimana dal completamento del ciclo. Un livello di copertura della popolazione alto nella popolazione minimizza il rischio di trasmissione tra individui suscettibili all’infezione. I dati provenienti dai paesi con una campagna vaccinale avanzata, Italia compresa, hanno dimostrato che il vaccino protegge dalle conseguenze peggiori della malattia, dal ricovero al decesso, oltre 9 persone ogni 10 vaccinate. La vaccinazione riduce anche la capacità di infettare dei vaccinati.
5. “Vengono nascosti effetti collaterali e decessi post vaccino”
II dati della farmaco-vigilanza sono pubblici. In Italia l’Agenzia Italiana per il farmaco (AIFA) pubblicaperiodicamente il resoconto le segnalazioni di sospettieventi avversi (www.aifa.gov.it/farmacovigilanza-vaccini-covid-19), e lo stesso fa l’autorità europea Ema.
6. “Il vaccino causa infertilità e aborti”
Al momento non c’è nessuna evidenza scientifica di un effettonegativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile. Perquanto riguarda la somministrazione del vaccino in gravidanza,le prime osservazioni, soprattutto dei dati Usa dove sonomigliaia le donne immunizzate durante la gestazione, nonhanno rilevato un aumento di rischio di effetti avversi permadri e neonati.
7. “Il vaccino modifica il nostro Dna”
I vaccini anti COVID-19 non cambiano e non interagiscono in alcun modo con il DNA. Sia i vaccini a mRNA che a vettore virale forniscono istruzioni alle nostre cellule utili ad attivare una risposta immunitaria così da proteggere contro il Sars-Cov-2.
8. “Il vaccino causa trombosi e miocarditi”
Tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali. Le Agenzie regolatorie riportano queste due patologie, che peraltro sono anche tra quelle causate dall’infezione, come rari effetti avversi della vaccinazione. Proprio per la loro estrema rarità questi effetti lasciano comunque il rapporto benefici-rischi a favore dei primi, come rilevato da tutte le agenzie regolatorie internazionali.
9. “I produttori di vaccini e i medici fanno firmare il consenso per evitare responsabilità”
La vaccinazione è un atto medico, e prevede quindi la firma di un consenso informato per essere sicuri che il vaccinando comprenda i benefici e rischi connessi.
10. “Dai 19/20 anni in giù per i soggetti sani è impossibile morire per Covid e pure manifestare sintomi gravi”
Anche se nelle fasce più giovani il rischio di sviluppare un’infezione sintomatica è minore rispetto agli adulti, è comunque presente. Dall’inizio della pandemia al 17 luglio ad esempio ci sono stati 28 decessi nella fascia di età 0-20 anni. In ogni caso lo scopo della vaccinazione anche nelle fasce di età più giovani è anche quello di limitare a livello di popolazione la circolazione del virus e permettere quindi di uscire dalla pandemia, oltre che di proteggere i soggetti più fragili.
11. “Più vacciniamo più escono nuove varianti”
Le varianti emergono perché il virus, replicandosi, tende a sviluppare nuove mutazioni. I vaccini, riducendo la circolazione, limitano quindi la possibilità che il virus muti. Le varianti in circolazione in questo momento inoltre, compresa la ‘Delta’ , sono state osservate per la prima volta lo scorso dicembre, quando ancora le campagne vaccinali erano iniziate in pochissimi paesi.
12. “D’estate il virus scompare, è inutile vaccinarsi o mettere le mascherine”
La trasmissione del virus è facilitata dalla frequentazione degli ambienti chiusi, ma anche all’aperto, in caso di assembramenti, è possibile la sua circolazione, ed è quindi necessario adottare le misure opportune.