La prima dichiarazione mondiale sui rischi derivanti dall’Intelligenza artificiale è stata sottoscritta da Unione europea, Regno Unito, Stati Uniti, Cina e altri 24 Paesi. I firmatari concordano nell’indicare le sue conseguenze più pericolose come una minaccia potenzialmente catastrofica per l’umanità. Così nasce la dichiarazione di Bletchley, dal nome dell’ex centro di critto-analisi di Londra, nel quale venne decifrato il codice nazista “Enigma”.
«Molti rischi posti dall’Intelligenza artificiale sono di natura intrinsecamente transnazionale e quindi possono essere affrontati al meglio solo attraverso la cooperazione internazionale. Decidiamo di lavorare insieme in modo inclusivo per garantire lo sviluppo di un’Intelligenza artificiale affidabile e responsabile, che sia sicura, sostenga il bene di tutti e abbia al suo centro il benessere dell’umanità», si legge nel testo della dichiarazione. La dichiarazione elenca alcuni di questi rischi che possono avere un impatto significativo nella vita di tutti i giorni e che possono mettere in pericolo i diritti umani, la protezione della privacy e dei dati personali, così come contribuire ad aumentare i pregiudizi o le disuguaglianze.
I 28 Paesi hanno deciso di cooperare per «identificare i rischi per la sicurezza di interesse comuni posti dall’AI, arrivare a comprendere la portata di tali pericoli attraverso i dati scientifici e aumentare le capacità umane di comprensione e risposta a tali rischi, attraverso un approccio condiviso a livello globale che sia in grado di comprendere il reale impatto dell’Intelligenza artificiale nelle nostre società».
L’obiettivo finale di questo accordo è quello di riuscire a tutelare l’intera umanità da questi pericoli attraverso la messa in pratica di «politiche basate sull’individuazione del rischio», volte a garantire «la sicurezza globale e nei diversi Paesi», ma riconoscendo le differenze dovute «alle circostanze nazionali e ai quadri giuridici applicabili».
La dichiarazione di Bletchley è quindi il primo accordo della storia ad aprire «un’ampia collaborazione internazionale sull’Ai», seguendo le orme lasciate dai trattati sulla non proliferazione delle armi atomiche, nell’ottica di perseguire il bene collettivo e tutelare l’umanità intera dalle sue invenzioni potenzialmente distruttive.
F. S.
Get real time update about this post categories directly on your device, subscribe now.