Pekka Lundmark, ceo e presidente di Nokia è apparso sul canale Tv statunitense Cnbc commentando i lavori della conferenza sul clima Cop 26 e ha evidenziato come le politiche mondiali per la sostenibilità debbano andare di pari passo con la diffusione delle tecnologie digitali. Ha poi evidenziato come l’Europa sia avanti per quanto riguarda le azioni sul clima, ma sia rimasta indietro sulla digitalizzazione.
Lundmark ha infatti affermato: “L’Europa è piuttosto avanti per quanto riguarda le azioni sul clima ma siamo indietro sulla digitalizzazione. Il mondo è digitalizzato solo al 30% oggi; dobbiamo digitalizzare il resto se vogliamo decarbonizzare”.
Secondo Lundmark l’Europa potrebbe procedere più veloce sulla strada della digitalizzazione se spingesse di più sulla cooperazione. Qui il ceo di Nokia ha evidenziato il valore dell’armonizzazione delle frequenze mobili: “Ogni singolo Paese in Europa prende le proprie decisioni sull’assegnazione delle frequenze. Questo sistema è inefficiente. L’Ue deve migliorare molto se vuole competere contro Asia e Stati Uniti”.
Il ceo ha poi spiegato che Nokia sta integrando la sostenibilità nei propri prodotti, infatti ha raggiunto emissioni molto inferiori rispetto a quelle dei suoi clienti e ora per ridurre ulteriormente le sue emissioni sta aiutando i clienti ad essere più sostenibili. Per esempio, la nuova generazione di prodotti di Nokia consuma il 75% in meno di elettricità. Ma l’industria potrebbe progredire ulteriormente per ridurre l’elevata impronta carbonica.
Nokia ha infine diffuso una ricerca condotta insieme a Gsma Intelligence sul tema del cambiamento climatico. Dallo studio è emerso che l’industria ritiene l’intelligenza artificiale una tecnologia essenziale per contenere la crescita della domanda di energia e le emissioni inquinanti che si accompagnano alla crescita del traffico internet. L’83% delle telco interpellate nella ricerca considera l’efficienza energetica come una delle spinte più forti alla trasformazione delle reti, e avrà sempre più rilevanza con la diffusione del 5G. Un white paper separato presentato sempre da Nokia e Gsma Intelligence prevede che l’implementazione delle tecnologie mobili e digitali, come 5G, 4G, reti private e sensori IoT, consentiranno grandi risparmi di emissioni di CO2 in una serie di settori industriali che oggi rappresentano, complessivamente, l’80% delle emissioni globali di anidride carbonica.