Stanno nascendo oggi le nuove tecnologie che permetteranno di rendere più accoglienti navette e stazioni spaziali e creare nuove basi su altri pianeti. Tra queste tecnologie vi è uno specchio robotico, che con l’aiuto dell’intelligenza artificiale legge gli stati d’animo, stampanti 3D che utilizzano materiali presenti su altri pianeti e laser per solidificare le particelle di sabbia. “Il design può dare un contributo importante all’esplorazione di Luna e Marte”, dice all’ANSA il designer e progettista spaziale Raffi Tchakerian, del Dubai Institute of Design and Innovation.
Alcune delle nuove tecnologie sono già in fase di sperimentazione, come lo specchio robotico. “E’ uno specchio – osserva Tchakerian – che riesce a leggere le emozioni con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e di una telecamera integrata che scansiona il volto: a seconda di ciò che vede, lo specchio modifica il suo colore per adattarsi allo stato d’animo di chi ha di fronte e può perfino cercare di far sorridere chi è triste o ansioso. In seguito – aggiunge – ho proposto di utilizzare queste tecnologie integrate nelle stazioni spaziali durante le missioni di lunga durata o durante i lunghi viaggi”.
Invece per quanto riguarda le future basi, la maggior parte dei sistemi spaziali sono monolitici, ma quando più persone vivono in una base i problemi sono imprevedibili. I progettisti stanno lavorando per migliorare la vivibilità all’interno delle basi per il benessere degli astronauti.
S.B.