Sempre più persone rischiano di apparire nelle riprese di TikTok inconsapevolmente o di essere proprio loro l’oggetto principale nel video.
A molti può piacere essere ripresi, altri hanno semplicemente voglia di raccontarsi e rispondere a domande, l’essere protagonisti di un video non a tutti dispiace.
C’è chi però tiene maggiormente alla propria privacy, soprattutto se oltre ad esser stato
inconsapevolmente pubblicato su un social deve anche accettare le critiche nei commenti, atteggiamenti tipici della popolazione in rete.
È questo il caso di due vecchietti che mentre passeggiavano non hanno aiutato un giovane tiktoker che aveva fatto finta di avere un braccio rotto per vedere chi sarebbe andato in suo soccorso. ‘’I miei genitori si stavano solamente facendo i fatti loro’’ – ha affermato la figlia delle due ‘’vittime’’, ma il mondo dei social non perdona e non sono tardati ad arrivare spiacevolissimi commenti nei confronti dell’anziana coppia.
Se l’obiettivo principale poi è quello della popolarità diventa difficile eliminare un contenuto con molte visualizzazioni anche quando ci si rende conto che i commenti sono offensivi o che i soggetti del video non hanno apprezzato le telecamere nascoste. È questo l’episodio raccontato sempre dalla figlia di questa ormai famosa coppietta, la quale ha scritto che il content creator si sarebbe rifiutato di eliminare il video in quanto ormai era diventato troppo popolare sulla piattaforma.
Simile il caso avvenuto a inizio anno a Londra nel quale un uomo è stato ripreso mentre ballava in un locale. Il video è stato pubblicato con la didascalia ‘’io non tornerò mai più qui’’, l’uomo si è successivamente riconosciuto nel video e si è sentito umiliato dalla miriade di commenti. Era stato criticato ed insultato mentre si sentiva in uno spazio sicuro e si stava godendo la serata.
Il concetto di invasione della privacy non è affatto nuovo. Quando però l’unico strumento di cui si ha
bisogno è un cellulare (quindi qualcosa di perennemente presente) il tutto viene ampliato. Inoltre, il
conseguente aumento di popolarità sui social del momento diventa un incentivo ad invadere la privacy.
È possibile fotografare amici e familiari, con il loro consenso e per usi privati.
Un’altra possibilità è quella di essere ripresi quando si partecipa ad eventi come concerti o manifestazioni. I partecipanti potrebbero apparire in televisione o sui giornali senza dare il consenso poiché si tratta in quei casi di diritto di cronaca e di informazione.
Difficilmente il fastidio di un contenuto social porta in tribunale. TikTok per questo offre la possibilità di segnalare video ritenuti inopportuni o fastidiosi.
Concludiamo col dire che quello che può sembrare un gioco può diventare, oltre che un fastidio, un
pericolo per chi viene ripreso. Mostrando un passante, magari anche con intenzioni positive, si può far sapere a milioni di persone cosa stesse facendo in quel momento e quali siano le sue abitudini. È un rischio non indifferente se consideriamo di non avere idea di chi ci sia dall’altra parte dello schermo.
(G.S.)