Risorse complessive pari a 49milioni di euro, alle quali si aggiungeranno a breve 2 milioni e mezzo di sostegno alle attività commerciali e turistico-ricettive delle stazioni invernali e ai comprensori sciistici. Questo il punto sugli esiti dei bandi gestiti da Sviluppo Toscana per assegnare i contributi a fondo perduto alle attività produttive della regione, danneggiate dalla crisi economica seguita alla pandemia.
Per la filiera del turismo la Regione ha emesso i primi bandi ad ottobre con 6 milioni 265 mila euro destinati a taxi, ncc, guide e accompagnatori turistici e agenzie di viaggio, dei quali sono stati assegnati 5 milioni 844 mila euro a 2mila e 596 imprese beneficiarie. Riguardo agli empori polifunzionali, il bando era stato quotato 5 milioni, ma ad oggi sono stati assegnati solo 480mila euro a 48 imprese beneficiarie. A ristoranti, bar e discoteche sono stati destinati, invece, 19 milioni e 540mila euro, prevedendo la liquidazione di 2mila 500 euro a impresa. I beneficiari sono stati 3mila 630 e vi è stato un importo residuale di 11 milioni. A questi due bandi si aggiungono quello per gli ambulanti, con 361 imprese beneficiarie e 541mila euro erogati (su un milione di risorse destinate), e quello per gli itineranti (spettacolo viaggiante), con un contributo di 122mila 500 euro (su un milione destinato) per 49 imprese beneficiarie su 122 domande. Occorre sommare fondi residuali per 3milioni e 800 euro che sono stati riassegnati al settore dell’artigianato artistico con vendita diretta, dei quali ne sono stati assegnati un milione e 688 mila euro a 793 soggetti. Infine, 2 milioni vanno agli enti fieristici, con un milione e 582 mila euro assegnati ai sei enti che hanno fatto domanda.
E’ in corso di completamento un secondo bando per la filiera della ristorazione, al quale si sono aggiunti come beneficiari i grossisti, per un importo erogabile di 4 milioni e 3mila, 440 domande presentate. Si è concluso anche il bando wedding, eventi e palestre e imprese legate allo sport che assommava 2 milioni e 730mila euro. Si aggiungerà poi il bando della filiera del turismo, seconda edizione, con 6 milioni dei quali 3 destinati a taxi, ncc e taxi merci e gli altri 3milioni ad agenzie di viaggi, guide e accompagnatori turistici. Ci saranno tuttavia alcune differenze rispetto al primo bando, ossia un contributo flat di 2500 euro per tutte le categorie tranne che per i professionisti. Infine, il 10 giugno sarà pubblicato il bando dedicato alle strutture ricettive, si tratta di 8milioni e 600 mila euro, dei quali il 50 per cento andrà al settore alberghiero, residence, rta, villaggi turistici con contributi tra 2500 euro a 5000, a seconda della percentuale della perdita di fatturato, e il restante 50 per cento al settore extralberghiero, affittacamere, dimore storiche, b&b.
Il decreto Sostegni bis dovrebbe aggiungere altri 4milioni e 100 per le attività commerciali e turistico ricettive dei comprensori sciistici e, sempre a titolo di ristoro per le regioni, 200 milioni che tuttavia devono essere ancora ripartiti. Tali risorse potranno essere oggetto di spalmatura per bandi che non risultassero capienti e per completare le categorie indicate nella risoluzione approvata dal Consiglio regionale e rimaste fuori dai ristori, come le imprese dell’intrattenimento e spettacolo, le scuole di lingua, le università straniere in Italia e il commercio nelle aree turistiche.
Tra i fattori che limitano il raggiungimento del risultato per l’attribuzione delle risorse, l’assessore all’economia della Regione Toscana, Leonardo Marras, ha elencato quattro cause: l’Informazione, che è uno dei fattori più importanti, poiché la scarsa conoscenza della misura disponibile ne impedisce il godimento; il fatto che il requisito di accesso al beneficio sia elevato, perché la riduzione del fatturato richiesta del 30 per cento costituisce una barriera che ha impedito a molte imprese di partecipare; il durc, poiché non tutte le imprese hanno potuto dimostrare una regolarità contributiva, e infine, il fatto che si tratti di benefici molto bassi, che mirano soprattutto alle piccolissime imprese.