L’obiettivo della consultazione pubblica avviata dall’AGCOM per l’adozione di linee guida in materia di sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio è quello di attivare efficaci sistemi di parental control uniformati a livello nazionale e in grado di aiutare le famiglie ad attivare la disabilitazione di contenuti pericolosi.
Nello schema di linee guida allegato alla delibera, si prevede che i fornitori di servizi di accesso a Internet, qualsiasi sia la tecnologia utilizzata per l’erogazione degli stessi, debbano mettere a disposizione degli utenti dei sistemi di parental control, ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore ai 18 anni. Il filtro, per impedire di aggirare i sistemi di controllo parentale, dovrebbe risiedere nella concessione della facoltà di disattivarli al solo titolare maggiorenne del contratto, il quale deve essere preventivamente identificato per abilitarlo all’effettuazione delle operazioni. Ciò, presumibilmente, può avvenire mediante SPID, o PIN inviati mediante sms.
Come funzionalità minima è previsto il blocco dei siti ospitanti contenuti oggetti di filtro e per gli operatori con almeno 100.000 linee dati attive è prevista anche l’implementazione della configurabilità per fasce orarie e di memorizzazione dei siti visitati. I contenuti oggetto di filtro sono personalizzabili dal titolare del contratto.
Le risposte alla consultazione pubblica dovranno essere inviate entro 45 giorni dalla data di pubblicazione della delibera sul sito web dell’AGCOM, e le linee guida saranno adottate entro i successivi 60 giorni.