Threads è stata resa disponibile sugli store di Apple e Google Android in oltre 100 paesi, tra cui Regno Unito, Australia, Stati Uniti, Canada e Giappone. Tuttavia, al momento l’app non è stata lanciata nell’Unione Europea a causa di incertezze legate alla privacy, in particolare per quanto riguarda il Digital Markets Act, un regolamento dell’Ue sui mercati digitali che stabilisce le regole sulla condivisione dei dati tra le piattaforme di grandi aziende come Meta.
Secondo la Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC), Meta dovrà rispondere a parametri più rigorosi in merito all’app Threads, poiché essa si basa sulla rete esistente di Instagram per recuperare la base utenti e i contatti. Ciò implica che Meta dovrà affrontare sfide legate alla protezione dei dati prima di poter lanciare l’app in Europa.
Essendo collegata a Instagram permette agli utenti di accedere utilizzando i loro nomi profilo già esistenti su Instagram e di seguire gli stessi account. Per coloro che non hanno un account Instagram, sarà necessario crearne uno. A differenza di Instagram, Threads utilizza un protocollo decentralizzato e aperto, consentendo anche la condivisione di contenuti da altre app come Mastodon, un’altra alternativa a Twitter.
Threads supporta messaggi di testo fino a 500 caratteri, foto e video fino a cinque minuti. Offre anche la possibilità di fare repost, come i retweet su Twitter, e di creare post con citazioni. Gli utenti possono limitare le risposte, bloccare e segnalare altri utenti. Inoltre, i post su Threads possono essere condivisi come Storie su Instagram. L’account può essere pubblico o privato, e le impostazioni consentono di selezionare frasi vietate da nascondere o visualizzare la lista dei profili bloccati per migliorare l’esperienza e evitare contenuti indesiderati.
S.B.