Lo scopo è quello di mettere un po’ di ordine e al contempo di evitare i problemi dovuti all’impersonificazione illegittima di celebrità oppure di brand famosi.
Come anticipato da Elon Musk, ci saranno tre sfumature ovvero quella blu, quella grigia e anche quella dorata, che si differenzieranno a seconda della tipologia della pagina. La procedura non sarà affatto semplice, visto che i responsabili dovranno controllare uno per uno i profili.
“Spunta oro per le aziende, grigio per i governi e spunta blu per gli individui (celebrità o meno). Doloroso, ma necessario” ha twittato Musk.
La novità dovrebbe partire dal prossimo 2 dicembre riprendendo un percorso intrapreso lo scorso 9 novembre con il badge blu a pagamento per i sottoscrittori dell’abbonamento Twitter Blue, sospeso dopo appena due giorni visti i numerosi casi di impersonificazione e profili fake sia a scopo dimostrativo per raccontare la fallacia dell’opzione sia per i tentativi di truffa o operazioni poi rivelatesi disastrose.
Il progetto di far pagare agli utenti alcuni servizi, ha come obiettivo quello di diversificare le entrate di Twitter che dipendono al 90% dalla pubblicità, voce che per il social potrebbe registrare qualche difficoltà. Da quando Musk lo ha comprato, diversi grandi marchi hanno interrotto la loro spesa pubblicitaria sulla piattaforma, con il timore di essere associati a contenuti tossici che possono proliferare per l’allentamento della moderazione dei contenuti.