Un uomo colpito da ictus è riuscito a muoversi di nuovo grazie a un braccio robotico che risponde ai suoi pensieri.
L’esperimento, condotto dall’Università della California, sfrutta l’intelligenza artificiale per decodificare i segnali neurali, permettendo al paziente di compiete movimenti complessi come aprire un armadio o bere da solo.
A differenza degli esperimenti precedenti, l’AI ha garantito che il sistema continuasse a funzionare anche dopo mesi, adattandosi alla plastica dei neuroni.
Questo successo potrebbe segnare un passo importante nelle interfacce cervello-robotico, con implicazioni per il trattamento della paralisi e il miglioramento delle protesi robotiche.