Combattere la disinformazione, l’information disorder, il pregiudizio e il negazionismo climatico abbracciando una narrazione autentica, diventando interpreti dei nuovi cambiamenti tecnologici e assumendosi la responsabilità di quello che si scrive e di quello che si condivide: sono gli obiettivi emersi dall’incontro “Comunicazione Responsabile. Il senso delle parole e delle immagini al tempo dell’intelligenza artificiale. Sostenibilità ed emergenza climatica, una narrazione autentica“, organizzato dalla Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI) e moderato dal suo Presidente Filippo Nani.
Tenutosi presso il Laboratorio Aperto, all’interno dei Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia e nell’ambito di Fotografia Europea2024, ha visto la partecipazione di numerosi professionisti della comunicazione, giornalisti, studenti e rappresentanti di aziende e istituzioni e riunito esperti del settore per discutere l’importanza di una comunicazione responsabile e autentica, particolarmente rilevante in un’epoca caratterizzata dalla rapida evoluzione tecnologica e dalle sfide globali legate alla sostenibilità.
Dopo i saluti istituzionali di Filippo Nani, di Davide Zanichelli, Direttore della Fondazione Palazzo Magnani, promotrice di Fotografia Europea insieme al Comune di Reggio Emilia, e del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna Silvestro Ramunno, Fabio Lalli, fondatore e partner di IQUII e CEO di ICONICO, ha offerto una prospettiva innovativa sul ruolo della tecnologia nella comunicazione. “Abbiamo vissuto tanti cambiamenti tecnologici, che hanno plasmato la nostra comunicazione. Oggi stiamo vivendo un momento di convergenza tecnologica che include l’intelligenza artificiale. Questa non è solo una tecnologia abilitante, ma anche un contenuto esplosivo, è conversazione, infrastruttura. Sta trasformando i processi di comunicazione e produzione di contenuti. Dovremo diventare interpreti dei nuovi cambiamenti, perché non saremo superati da una tecnologia, ma da chi saprà utilizzarla meglio di noi “.
L’importanza di combattere la disinformazione a partire da un glossario di parole chiave, tra cui contraddizioni, negazionismo, paradosso ed empatia è stata sottolineata da Sergio Vazzoler, coordinatore della Commissione Comunicazione Responsabile di FERPI: “L’ultimo indice del Global Risk Report 2024 pone la disinformazione e la propaganda tra le maggiori minacce a breve termine. La nostra call to action per aggiungere la comunicazione responsabile come 18° obiettivo di sviluppo sostenibile mira a contrastare queste minacce e a sostenere gli altri 17 obiettivi. Per vincere le sfide della crisi climatica, della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile non c’è altro modo che investire nella comunicazione trasparente, autentica, coraggiosa e, appunto, responsabile”.
Ad aprire la tavola rotonda Silvestro Ramunno, che ha sottolineato la necessità della comunicazione responsabile per i giornalisti e i comunicatori. “Comunicare in modo responsabile significa assumersi la responsabilità di ciò che si scrive. L’informazione di qualità è una condizione necessaria, anche se non sufficiente a volte purtroppo per la sostenibilità economia dei media. Questo evento rappresenta un’opportunità per rilanciare la collaborazione tra giornalisti e professionisti delle relazioni pubbliche, nonostante le differenze che ci separano“.
Il problema delle fake news al centro dell’intervento di Michelangelo Coltelli, fondatore del progetto BUTAC (Bufale un tanto al chilo): “Le fake news esistono da sempre e servono a scopi precisi, non sono necessariamente legate alle ultime tecnologie. Il termine ‘fake news’ non rende giustizia all’impatto di questo problema, che rappresenta un vero e proprio disturbo dell’informazione. Dobbiamo essere responsabili nel valutare e condividere le informazioni, affinare lo spirito critico valorizzando uno slow journalism di qualità“.
Focus sul negazionismo climatico per Barbara Orsi, presidente di Generation Carbon e curatrice di Carbon Almanac. “Esiste un nuovo tipo di negazionismo che mira a ritardare l’azione climatica. La narrazione autentica è fondamentale per combattere la disinformazione e per promuovere la consapevolezza sui temi ambientali fin dalla giovane età“.
Chiara Landi, Global Digital Marketing Manager e fondatrice di Social Women Talk, ha discusso l’influenza dei bias dell’intelligenza artificiale. “L’IA riflette i pregiudizi della nostra società. È fondamentale, pertanto, fare attenzione a ciò che pubblichiamo online, pure nei blog minori, per rappresentare anche le minoranze senza alimentare i bias di tools online, che imparano anche dal web”.
La giornata organizzata da Ferpi è poi proseguita con un ‘aperitivo non finito’ predisposto da Pause Atelier dei Sapori, introdotto da Paola Cavazzoni, pedagogista della Fondazione Reggio Children e Amministratore Delegato di Pause, che ha illustrato la proposta di rigenerazione e di sostenibilità, e si è conclusa con una visita guidata alle mostre di Fotografia Europea presenti ai Chiostri di San Pietro.
L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione con Fotografia Europea e al contributo degli sponsor Chiesi Italia, Oryoki, Coop Alleanza 3.0 e degli sponsor tecnici Pause Atelier dei Sapori ed Essent’ial.
FERPI ringrazia tutti i partecipanti e sostenitori per il loro contributo, e invita a continuare a promuovere una comunicazione responsabile e autentica per affrontare insieme le sfide globali. E perché non farlo con il supporto dell’IA? Come nel caso di questo comunicato stampa. O forse no? Meglio controllare…