La Fenice, finalmente, è tornata ad accogliere il pubblico in sala. Il palcoscenico veneziano, infatti, ha alzato il sipario su Verdi e la Fenice, concerto lirico pensato per i Millennial, i quali hanno potuto acquistare online i biglietti, al costo di 2 euro. Essendo, tuttavia, ridotta la capienza del teatro, è avvenuta in ogni caso la diretta web sul sito www.teatrolafenice.it e sul canale YouTube del Teatro La Fenice.
Il programma del concerto ha visto protagonisti dell’evento il baritono Luca Salsi e il basso Michele Pertusi, che si sono misurati con pagine verdiane tratte dalle cinque opere che il compositore emiliano scrisse proprio per il Teatro lagunare: Ernani, Attila, Rigoletto, La traviata e Simon Boccanegra. La direzione musicale sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice è stata, invece, affidata a Stefano Ranzani, in sostituzione dell’annunciato Riccardo Frizza, mentre i ruoli comprimari sono stati interpretati dal mezzosoprano Chiara Brunello, dal tenore Cristiano Olivieri, dal baritono Armando Gabba e dal basso Matteo Ferrara; maestro del Coro Claudio Marino Moretti.
Si tratta di un evento pensato per incoraggiare la ripartenza attraverso la musica e la cultura, a partire dai più giovani, grazie infatti ad una tariffa simbolica per l’acquisizione dei biglietti pensata esclusivamente per loro. Il sovrintendente e direttore artistico del Teatro La Fenice, Fortunato Ortombina, si è così espresso al riguardo: «La Fenice è per antonomasia, e per la sua storia passata e recente, ‘abituata’ a rinascere; sa cosa vuol dire cadere e ritrovare poi le energie e la determinazione per rialzarsi. Abbiamo vissuto un anno di perenni incertezze e di grandi difficoltà e ora che questo periodo di enormi difficoltà è terminato, è il momento di rinascere, e tornare ad avere il nostro pubblico in sala è per noi la gioia più grande. Siamo consapevoli, certamente, che non siamo usciti dalla crisi pandemica: per questo sarà un’apertura all’insegna della massima cautela, nel rispetto delle limitazioni di capienza e dei protocolli di sicurezza sia per i lavoratori che per gli spettatori».