Nei giorni scorsi i ministri dell’ambiente dell’Ue si sono riuniti a Lussemburgo per discutere e approvare una serie di direttive cruciali per l’ambiente. Hanno adottato tre direttive fondamentali per promuovere l’economia circolare e migliorare la salute del suolo, confermando il forte impegno dell’Ue verso una transizione verde.
Queste misure mirano anche a proteggere i consumatori dal greenwashing e a ridurre i rifiuti alimentari e tessili, oltre a preservare l’integrità dei suoli dall’erosione e dalla contaminazione. Tra queste, una delle direttive mira a vietare l’uso di dichiarazioni ambientali non supportate da evidenze scientifiche verificate.
Per prendere decisioni consapevoli quando acquistano un prodotto, i consumatori devono poter contare su dichiarazioni ambientali che siano confrontabili e verificabili. Tuttavia, uno studio del 2020 ha rivelato che oltre la metà delle dichiarazioni ambientali forniscono informazioni vaghe, fuorvianti o non fondate.
La nuova direttiva si focalizza sulle dichiarazioni ambientali esplicite (sia scritte che orali) e sulle etichette ambientali che le aziende utilizzano volontariamente per promuovere il loro impegno ecologico. Essa stabilisce requisiti minimi per la validazione, la comunicazione e la verifica di tali dichiarazioni.
Le aziende devono basarsi su criteri chiari e sulle più recenti evidenze scientifiche per supportare le loro dichiarazioni ed etichette. Queste ultime dovrebbero essere facilmente comprensibili e fare riferimento specifico alle caratteristiche ambientali che rappresentano (come durabilità, riciclabilità o biodiversità). La verifica deve essere eseguita in anticipo da esperti indipendenti. Solo in alcuni casi è consentita un’auto-dichiarazione mediante un documento tecnico.
Il Consiglio dell’Ue prevede la possibilità di creare un nuovo schema di etichettatura, ma le etichette conformi alla norma EN ISO 14024 tipo 1 saranno esentate dalla verifica. Nelle prossime settimane il Consiglio inizierà i negoziati con il nuovo Parlamento europeo per definire il testo finale della direttiva.
LG