Marianna Sala si è laureata in Diritto processuale civile presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano e si è specializzata come giurista d’impresa presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università Bocconi.
La Presidente è iscritta all’Albo dell’Ordine degli Avvocati di Milano ed esercita l’attività libero professionale in ambito civilistico e commerciale. È autrice di pubblicazioni giuridiche e relatrice in incontri di studio e seminari di aggiornamento per avvocati e dal 2018 è Presidente del Corecom Lombardia.
Fin dalla nascita del nostro portale, è membro del suo comitato scientifico.
L’abbiamo intervistata per approfondire il tema della web reputation da diversi punti di vista, un tema centrale nel dibattito attuale.
Secondo il suo parere di esperta, quanto è importante, oggi, avere una buona web reputation sia per le persone che per le aziende?
Avere una buona reputazione è fondamentale, sia nella vita reale che in quella virtuale. Sul web, in particolare, è molto più facile esprimere la propria opinione e quindi influenzare, positivamente o in modo negativo, la reputazione altrui. Non siamo sempre del tutto consapevoli di come siamo presenti online. Come singoli individui, o come azienda o istituzione, dobbiamo sempre prestare attenzione a ciò che si dice di noi sul web, a come veniamo giudicati e recensiti. Questo perché il modo in cui appariamo all’esterno influenza decisamente il successo della nostra stessa attività.
Qual è la chiave per mantenere una buona e onesta web reputation?
Una cattiva reputazione sul web può farci perdere delle occasioni. L’occasione di vendere un prodotto, di proporre un servizio, di veicolare un’idea, di trovare lavoro.
Per avere una buona e onesta reputazione sul web bisogna prima di tutto capire bene chi siamo e che immagine vogliamo veicolare di noi stessi o della realtà che rappresentiamo. Fondamentale è poi saper gestire la nostra presenza on line, attraverso i nostri profili social, i nostri blog o altro, pubblicando con continuità dei contenuti che siano il più possibile chiari e trasparenti, che possano dare immediatamente al nostro pubblico un’idea precisa e inequivocabile di chi siamo. Non è sufficiente, infatti, avere una bella immagine se poi non è supportata da un buon prodotto o servizio. La trasparenza e l’onestà sono le prime regole sul web.
Considerando il fenomeno delle recensioni false su piattaforme come Tripadvisor, secondo Lei anche la web reputation potrebbe rappresentare la nostra società in un mondo distopico?
Chi naviga su internet è un soggetto attivo, e può fare la differenza sul successo di un brand semplicemente condividendo la propria esperienza. Basti pensare alle recensioni, a come possono influenzare negativamente potenziali clienti che cercano informazioni su di noi prima di procedere all’acquisto. Va da sé che per emergere che internet ha delle grandi potenzialità ma bisogna sempre saperle governare. Ritengo che, come per tutte le cose, siano esse reali o virtuali, dobbiamo cercare di mantenere uno spirito critico e verificare sempre che le fonti siano attendibili e che le recensioni siano davvero veritiere e affidabili.
Dato che i giovani utilizzano sempre di più le tecnologie e la web reputation è ben affermata tra le giovani generazioni, quali consigli darebbe alle nuove generazioni per costruirsi una web reputation anche in una prospettiva lavorativa futura?
Dico ai giovani di prestare sempre attenzione e cura nei riguardi della propria immagine online. Se quando usciamo di casa ci vestiamo bene, ci curiamo, cerchiamo di piacere agli altri e dire cose sensate, la stessa cosa dobbiamo fare sul web: cercare di essere sempre gentili, avere un linguaggio appropriato e non ledere mai i diritti e i sentimenti altrui. Per avere una buona reputazione online dobbiamo prima di tutto rispettare noi stessi e, allo stesso tempo, rispettare gli altri.