La decisione è contenuta in una sentenza che ha riunito in un’unica decisione le motivazioni riguardo i ricorsi proposti da Apple Inc., Apple Distribution International Limited, Apple Italia, Amazon Italia Services, Amazon.com inc., Amazon Services Europe, Amazon Europe Core e Amazon Eu.
Le due società erano state multate a seguito di un’istruttoria su presunte restrizioni all’accesso nel marketplace Amazon.it nei confronti di rivenditori legittimi di prodotti a marchio Apple. In dettaglio l’Autorità aveva comminato una sanzione da oltre 68 milioni di euro per il gruppo Amazon e da oltre 134 milioni per Apple. “Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sui ricorsi li accoglie e, per l’effetto, annulla il provvedimento impugnato”, si legge nella sentenza.
Secondo i giudici, “dall’esame dello svolgimento dei fatti si evince che l’Agcm avrebbe potuto acquisire tutte le informazioni necessarie per tratteggiare gli elementi-base dell’illecito e, quindi, decidere se avviare o meno la successiva fase istruttoria in un lasso di tempo molto più limitato di quello effettivamente decorso, durante il quale non risultano essere state compiute attività.
Tale circostanza si pone in contrasto con il rispetto dei principi di buon andamento ed efficienza dell’azione amministrativa, alla luce degli orientamenti giurisprudenziali “. Fondata è stata poi ritenuta la censura concernente la violazione del diritto di difesa a causa del termine eccessivamente ridotto assegnato alle parti per le proprie osservazioni conclusive.
Sulla sentenza è arrivato anche il commento di Amazon. “Accogliamo con favore — scrive in una nota la società – la decisione del Tar. Il nostro modello di business in tutta Europa si basa sul successo delle piccole e medie imprese e continueremo a lavorare duramente per fornire un’ampia selezione di prodotti Apple, la qualità del servizio e la convenienza che i nostri clienti amano”.