Le Università di Bologna e di Oxford hanno intrapreso una partnership che ha dato vita a quello che potremmo definire un manuale di istruzioni contro i rischi etici legati all’uso dell’AI (Artificial Intelligence), destinato alle aziende.
L’iniziativa nasce in risposta all’Artificial Intelligence Act, il regolamento sull’intelligenza artificiale presentato dalla Commissione europea lo scorso anno.
Il manuale dà indicazioni per una nuova metodologia di auditing, unica al mondo, per aiutare aziende e organizzazioni a seguire le future normative europee in merito all’intelligenza artificiale; tale metodologia prende il nome di CapAI (Conformity assessment procedure for AI) e fornisce alle imprese indicazioni e suggerimenti per evitare che i sistemi di AI si comportino in modo non etico o causino danni ai singoli individui, alle comunità, alla società o all’ambiente.
CapAI è stato messo a punto da un gruppo di esperti del Centro per l’Etica Digitale attivo al Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, della Saïd Business School e dell’Oxford Internet Institute dell’Università di Oxford.
Grazie a questo nuovo sistema, le imprese potranno creare delle vere e proprie schede di valutazione dei sistemi di AI da esse impiegati, da condividere con i clienti per mostrare come vengono applicate le good practices sul tema e dare conto della propria gestione responsabile delle problematiche etiche legate all’AI.