BIBLIOTECA ONLINE COSTRETTA A RIMUOVERE 500.000 LIBRI

Hachette Book Group, HarperCollins Publishers, John Wiley & Sons Inc. e Penguin Random House hanno citato in giudizio Internet Archive nel 2020 per violazione del diritto d’autore. Secondo questi editori statunitensi, l’organizzazione non-profit gestisce una biblioteca pirata, permettendo agli utenti di accedere a copie digitali dei libri. In realtà, Internet Archive funziona come una normale biblioteca, avendo acquistato o ottenuto legalmente i libri in formato cartaceo.

Tuttavia, il tribunale di primo grado ha dato ragione ai quattro editori, che hanno ottenuto un’ingiunzione dal giudice. Questa ha costretto Internet Archive a rimuovere oltre 500.000 libri, inclusi quelli degli editori membri della Association of American Publishers. Di conseguenza, gli utenti non possono più prenderli in prestito.

Gli editori richiedono il pagamento delle royalties sulle versioni digitali dei libri. Internet Archive sostiene invece che il prestito digitale controllato rientra nel “fair use” previsto dalla legge sul copyright. Questa sarà probabilmente la tesi difensiva durante il processo di appello. Inoltre, gli editori non hanno fornito prove che il mercato degli ebook sia stato danneggiato dalla biblioteca; al contrario, i loro profitti sono aumentati.

Internet Archive ha lanciato una petizione per chiedere l’aiuto degli utenti, nella speranza che gli editori possano cambiare idea. Nella lettera vengono evidenziate le conseguenze della rimozione dei libri per studenti, professori, ricercatori, persone a basso reddito e per la conservazione della cultura, dato che molti libri non esistono più in versione cartacea.

LG