Cala la fiducia nei social

Tra le indicazioni più interessanti del Rapporto Italia 2020 dell’Eurispes spicca il calo di fiducia degli italiani nei social, che vengono considerati attendibili solo per il 35% del campione. La televisione, anche se in discesa in termini di gradimento, rimane il mezzo più credibile per il 64,6% degli italiani. Seguono i giornali radio (59,8%), i quotidiani (55,3%), i quotidiani on line (51,1%), i talk televisivi (42,4%), i forum o i blog (41,1%) e, infine, come detto, i social network (35,4%). Nonostante la società sia sempre più tecnologica, i quotidiani on line continuano a essere percepiti come meno affidabili di quelli cartacei. Si riduce anche l’influenza della tv sull’orientamento elettorale degli italiani, che scende in dieci anni dal 38,3 al 28,6%. Un quarto degli elettori dichiara di avere idee proprie non influenzabili da alcun mezzo di informazione. Pochi si affidano a social (12,2%), quotidiani (10,1%), quotidiani on line (8,5%) e a radio e comizi dei candidati (5,2%). Per il 32,6% del campione, a influenzare le scelte di voto sono i valori e le opinioni personali. Nella graduatoria degli altri fattori che condizionano le scelte elettorali compaiono: la propria situazione economica e lavorativa (16,8%), la propria visione del futuro (14,8%), la situazione familiare (10,5%), la tradizione familiare (9,6%), l’opinione di parenti e amici (8,8%). Il Rapporto approfondisce anche altri temi che investono in larga parte l’evoluzione degli strumenti della Rete e un loro utilizzo responsabile, ad esempio lo stalking, il revenge porn e, in generale, i crimini relazionali.