CHATGPT SUPERA GLI AVVOCATI NELLA REVISIONE DEI CONTRATTI

Lo studio, che è stato condotto da un gruppo di ricercatori neozelandesi appartenenti alla società Onit, leader mondiale nel settore dei software e dei prodotti di Intelligenza Artificiale, mette a confronto le prestazioni degli strumenti di AI generativa e quelle degli avvocati per capire quale parte lavori in modo più efficiente. La ricerca si è concentrata su alcune attività legali, tra cui la revisione contrattuale, che prevede di verificare la validità e la conformità di un documento prima che sia firmato o utilizzato.

I ricercatori (Luren Martin, Nick Whitehouse, Stephanie Yiu, Lizzie Catterson, Rivindu Perera) hanno testato i principali LLM di OpenAI, Google Bard (ora Gemini), Amazon, ecc. applicandoli a contratti di appalto reali. Ne risulta che GPT-4, uno degli LLM più avanzati, è in grado di svolgere il lavoro con la stessa accuratezza della sua controparte umana, in particolare per quanto riguarda l’individuazione di problemi nei contratti. Il leggero vantaggio degli avvocati nel rilevamento è stato ampiamente compensato dai risultati dell’AI a livello di tempistiche: la velocità degli LLM, a cui sono bastati pochi secondi per portare a termine il lavoro, non è paragonabile a quella degli avvocati, che hanno impiegato più di un’ora. Anche il costo dei servizi è stato oggetto d’analisi. Secondo i ricercatori, gli LLM hanno un costo di soli 2 centesimi per contratto, contro i 74 dollari di un avvocato junior.

È evidente che il risparmio di tempo e di denaro, nonché le ottime performance in compiti specifici, rendano l’AI un ottimo strumento da integrare nell’ambito legale, soprattutto per ottimizzare attività ripetitive. Allo stesso tempo, il controllo umano rimane fondamentale: l’AI può compiere errori madornali e questo rende necessaria una collaborazione uomo-macchina, che è poi la prospettiva futura delineata da questa ricerca.

 

A.L.R