I Dark Patterns individuati nel corso di un’indagine su siti web di shopping online violano i diritti degli utenti attraverso conti alla rovescia fittizi, interfacce web, occultamento d’informazioni per indurre i consumatori a sottoscrivere un abbonamento. Molti siti web occultavano la composizione di prodotti, la disponibilità di acquistare un’alternativa meno costosa. Sono 70 i siti web che nascondevano le informazioni sul trattamento dei dati personali.
In seguito all’indagine, il 7 febbraio 2023 l’Organizzazione Europea dei Consumatori (BEUC) ha pubblicato un articolo intitolato “Dark Patterns and the EU consumer law acquis”, in cui evidenzi che l’architettura della scelta dei siti web relativa alle configurazioni della privacy è spesso progettata con il “click fatigue”, una tecnica con cui gli utenti devono compiere tanti passaggi per scegliere opzioni più rispettose della privacy.
Infatti, la maggior parte degli utenti si arrende prima rinunciando di fatto a tutele che sarebbero loro riconosciute dal GDPR ( General Data Protection Regulation).
“I nostri controlli rivelano che quasi il 40% dei siti web per acquisti online si avvale di pratiche di manipolazione per trarre vantaggio dalle vulnerabilità dei consumatori o per raggirarli. Si tratta di un comportamento chiaramente scorretto e lesivo della tutela dei consumatori. Abbiamo già strumenti giuridicamente vincolanti per affrontare questi comportamenti e invito le autorità nazionali a fare uso dei loro poteri per contrastare con decisione queste pratiche. Parallelamente, la Commissione sta rivedendo tutta la legislazione di tutela dei consumatori per garantire che sia adeguata all’era digitale e valutarne l’efficacia nel contrasto ai modelli oscuri.” – ha dichiarato Didier Reynders, Commissario per la Giustizia.
(V.M)