Polizia postale, Aribnb e Altroconsumo insieme per contrastare il fenomeno delle truffe online

Nel 2020 con lo scoppio della pandemia le segnalazioni sul sito della Polizia postale e delle comunicazioni sono cresciute del 142% rispetto all’anno precedente. Per tutelarsi dal rischio di imbattersi in tentativi di truffa che prendono di mira gli utenti che si cimentano per la prima volta con la prenotazione fai da te della vacanza, la Polizia postale e delle comunicazioni e Airbnb hanno avviato una campagna per aiutare i meno esperti a riconoscere i tentativi di raggiro più diffusi.

Per semplificare la vita ai consumatori, è nata la Guida pocket “In Vacanza come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza”, curata da Altroconsumo, Polizia Postale con Airbnb per aiutare soprattutto coloro che sono alle prime armi ad orientarsi quando si prenota una casa vacanza online. Inoltre, tra i consigli per difendersi dai raggiri vi è quello di non pagare direttamente con bonifico e, se viene proposto di inviare una caparra, è preferibile pagare esclusivamente attraverso il sito su cui si prenota. A tal proposito, Airbnb non prevede in nessun caso il bonifico come strumento di pagamento ma generalmente trattiene l’intera somma dalla carta di credito e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dando il tempo di entrare in casa e verificare che tutto sia come pubblicizzato.

Revolut, azienda fintech e provider di servizi finanziari digitali, ha registrato come conseguenza del Covid-19, nel 2020, un significativo aumento delle transazioni nel canale digitale in tutti i paesi, Italia inclusa. A supporto degli internauti meno esperti che rischiano di incorrere in potenziali frodi, l’azienda mette a disposizione degli utenti alcuni suggerimenti come controllare le impostazioni della privacy sulle piattaforme dei social media per assicurarsi di condividere le informazioni soltanto con coloro dei quali ci si fida e abilitare l’autenticazione a più fattori, ove possibile, per rafforzare la sicurezza dell’account, come ad esempio l’email. Un altro consiglio dell’azienda è quello di confrontare l’offerta con i costi medi delle agenzie di viaggio o delle compagnie aeree nelle stesse date, come riferimento: se l’affare risulta molto più economico, potrebbe trattarsi di un inganno. Inoltre, Revolut suggerisce di utilizzare sempre il sistema di chat interno alla piattaforma di prenotazione, almeno come primo punto di contatto, e di fare attenzione se si vede un annuncio in cui l’host condivide la sua email o il numero di telefono privato prima della prenotazione.