Copyright e priorità del 2020

Il 2020 dovrà essere l’anno del recepimento della direttiva europea sul copyright. L’Italia avrebbe tempo fino ad aprile 2021 per emanare una legge di attuazione, ma il sottosegretario all’editoria Andrea Martella ha già fatto sapere che si stringeranno i tempi e che al più presto il tema sarà prioritario nell’agenda dell’esecutivo.
Occorre, infatti, stabilire al più presto regole certe per i colossi del web che indicizzano prodotti editoriali e opere creative sulle loro piattaforme. Essi dovranno, in base alla legge europea, stipulare accordi con i produttori di quei contenuti e riconoscere loro un compenso, con modalità che tuttavia sono tutte da definire. Inoltre, dovranno predisporre dei filtri antipirateria, al fine di contenere lo sfruttamento selvaggio di articoli, brani musicali, film e file audio-video di qualsiasi tipo.
Il 2020 dovrà essere l’anno del rilancio dell’editoria di qualità e del rafforzamento del dialogo collaborativo tra giganti della Rete e altri attori della filiera di produzione e distribuzione dei contenuti. Solo in una logica di condivisione di costi e responsabilità sarà possibile assicurare il diritto all’informazione e quello ad un’equa remunerazione dei contenuti.
Affinché questo scenario si realizzi, il Parlamento inizi a occuparsi del recepimento della direttiva, promuovendo un dibattito sul tema copyright che possa coinvolgere addetti ai lavori e associazioni impegnate a vario titolo nel settore. Solo così la nuova regolamentazione potrà rispondere appieno alle sfide del mercato e alle aspettative di imprese e cittadini.