La digitalizzazione dei pagamenti, accelerata dalla pandemia, procede a ritmi serrati. Si stanno consolidando le abitudini tecnologiche dei consumatori, sempre più avvezzi a pagare con carta di credito beni e servizi. Questa tendenza si sviluppa di pari passo con la graduale introduzione di nuovi obblighi.
Altro step rilevante di questo percorso è previsto per giovedì 30 giugno, quando scatteranno altre novità in materia fiscale per i pagamenti elettronici e la fatturazione elettronica, introdotte da un recente decreto, che è direttamente collegato ai progetti del Pnrr e quindi alle riforme che il nostro Paese è chiamato a varare per poter accedere a quelle risorse europee.
In particolare, per quanto riguarda i pagamenti elettronici, chi non si adeguerà all’installazione dei Pos sarà soggetto a sanzioni (salate), mentre nell’ambito della fatturazione, a partire dal primo luglio, si estenderà l’obbligo di e-fattura. Chi effettua l’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali, dovrà dotarsi del Pos già dal 30 giugno 2022, e non più dal 1° gennaio 2023, come previsto precedentemente, e dovrà accettare pagamenti elettronici. In caso contrario, sarà applicata una sanzione pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione rifiutata.
Sempre a partire da venerdì 1° luglio, nuove categorie di soggetti titolari di partita Iva, che finora erano rimasti esclusi dall’obbligo di trasmettere la fattura in modalità elettronica, come i cosiddetti forfettari, saranno obbligati a farlo.
Resteranno esclusi dall’obbligo di fatturazione elettronica gli operatori del settore sanitario che, per vincoli legati al rispetto della privacy, non possono emettere fattura elettronica per le prestazioni professionali i cui dati sono da inviare al sistema tessera sanitaria, e i piccoli produttori agricoli, che sono del tutto esclusi dall’obbligo di fatturare.