CYBERSECURITY: LE AZIENDE ITALIANE SEMPRE PIU’ NEL MIRINO DEI CYBERCRIMINALI

Sempre più aziende italiane sono esposte a cyberattacchi e questo avviene soprattutto – stando ai dati più recenti, relativi ai primi mesi del 2022 – per il settore della moda, il settore Grande distribuzione organizzata e il settore sanità.

Su circa 82.000 eventi di sicurezza rilevati, 13.000 sono gravi, ossia tali da compromettere i processi di un’impresa nella sua quotidianità.

I numeri emergono dal più recente report di Yarix (Var Group) che ha monitorato l’esposizione delle organizzazioni nostrane agli attacchi di crimine informatico nel periodo da gennaio a giugno di quest’anno. Lo studio, presentato nell’ambito dell’evento “Digital Soul” al Palazzo dei Congressi di Riccione, è stato creato basandosi su dati ottenuti tramite lavoro di analisti del Cognitive Security Operation Center.

Dai dati emergono anche i settori più colpiti in Italia: fashion, Gdo e sanità sono quelli che contano il 34% degli attacchi complessivi. A seguire troviamo l’ambito IT, Banca e finanza e l’Information Technology entrambi all’8%.

Tra i Paesi potenzialmente più esposti agli attacchi cyber verso il settore energetico, gli analisti citano l’Italia ma anche Germania, Bulgaria, Polonia, Repubbliche Baltiche. Dalle ricerche sotto copertura svolte dal team Yarix di Cyber Threat Intelligence è stato, ad esempio, individuato e contattato un criminale (o un gruppo) in possesso di dati relativi a utenti di varie compagnie di fornitura energetica attive in Italia. I database in possesso includevano nome, cognome, indirizzo di residenza, numero di cellulare, codice fiscale e alcuni indirizzi iban dei clienti.

Questo aumento dei cyber attacchi in Italia si cala in un contesto di generico aumento delle offensive in tutta Europa, tutto dovuto (anche) alla situazione Russa-Ucraina che altera in ogni ambito anche la vita degli altri paesi.