EMFA: PUBBLICITÀ, AUDIENCE E NUOVI DIRITTI PER GLI UTENTI

La Commissione europea presta costantemente attenzione e interesse verso tutto ciò che potrebbe compromettere l’informazione, la libertà e il pluralismo. La proposta di regolamento European Media Freedom Act (EMFA) è ancora in una fase embrionale, ma tra i suoi obiettivi ci sono già il rafforzamento dell’obiettività dei sistemi di misurazione dell’audience e la considerazione di nuovi diritti per gli utenti.

Innanzitutto l’EMFA punta a garantire che giornalisti ed editori possano svolgere le proprie attività senza subire interferenze. In questo modo essi offriranno servizi media di qualità agli utenti, assicurando una trasparente allocazione delle risorse, equità nella misurazione dell’audience e nell’allocazione della pubblicità statale.

Per quanto riguarda quest’ultima, l’UE sta cercando di contrastare le risorse pubbliche asservite ad interessi di parte e promuovere una concorrenza leale. Quindi nel disegno di legge si dispone che le inserzioni pubblicitarie delle autorità pubbliche a livello nazionale, regionale o delle autorità locali delle città con oltre 1 milione di abitanti e delle imprese statali, siano assegnate ai media provider in maniera trasparente, obiettiva, proporzionata e non discriminatoria. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo i rischi che i fondi pubblici e le altre risorse statali siano impegnati a servire interessi di parte, e promuovere una concorrenza leale nel mercato interno dei media. Le autorità pubbliche e le imprese statali dovranno pubblicare ogni anno informazioni sulla spesa pubblicitaria destinata ai fornitori di servizi di media, compresi i nomi dei fornitori di servizi di media presso i quali sono stati acquistati i servizi pubblicitari e gli importi spesi (sia l’importo annuo che l’importo per fornitore).

Per calcolare i prezzi della pubblicità e procedere alla pianificazione, produzione e distribuzione dei contenuti da parte dei fornitori di servizi media, è centrale la misurazione dell’audience. Quindi, prendendo in considerazione anche la DMA (Digital Markets Act), i fornitori di strumenti per la misurazione dell’audience dovranno comunicare ai fornitori di servizi di media e agli inserzionisti informazioni dettagliate sulla metodologia utilizzata. Le autorità di regolamentazione avranno il compito di promuovere la preparazione di codici di condotta per i fornitori di strumenti in grado di misurare l’audience. In questo modo si garantiranno trasparenza, inclusività e la non discriminazione.

Inoltre, agli utenti verranno riconosciuti nuovi diritti. La proposta di regolamento prevede che essi possano personalizzare in base alle loro preferenze l’offerta multimediale su dispositivi e interfacce, come le smart tv. Fabbricanti e sviluppatori dovranno certificare che dispositivi e interfacce utente possiedono una funzionalità che consente agli utenti di esercitare liberamente e agevolmente il diritto di modificare le impostazioni predefinite e adattarle alle proprie preferenze. Ciò verrà applicato ad hardware, come i telecomandi, o a software, come scorciatoie, applicazioni e zone di ricerca. Tuttavia, gli Stati membri avranno la facoltà di garantire che sia dato rilievo ai servizi di media audiovisivi di interesse generale. La raccomandazione inclusa nel regolamento stabilisce una serie di pratiche volontarie che le società di media dovranno considerare per promuovere l’indipendenza editoriale e una maggiore titolarità della trasparenza, tra cui conferire maggiore potere ai giornalisti per la creazione indipendente di contenuti editoriali.