Emilia-Romagna, 8 appuntamenti estivi per unire cibo, vino, cultura e tradizione e favorire il turismo enogastronomico

È un legame sempre più stretto quello tra agricoltura e turismo che quest’anno, dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria, toccherà di nuovo diversi luoghi lungo la via Emilia.

Con un bacino medio, in epoca pre-Covid, di poco meno di 60 milioni di presenze turistiche, 43 delle quali nella sola Riviera Romagnola, la Regione Emilia Romagna rappresenta infatti una vetrina di valorizzazione dell’enogastronomia dal grande potenziale. In particolare, nel corso della stagione estiva alcuni eventi di stampo enogastronomico hanno saputo consolidare, nelle varie edizioni, la loro presenza diventando appuntamenti fissi attesi da una vastità di turisti.

Dalla Motor Valley Fest alla Notte Rosa, da Tramonto di Vino ad Al Meni e al Meeting di Rimini per proseguire con le fiere di Cibus Parma, Macfrut Rimini e Sana Bologna, sono innumerevoli le occasioni di intreccio offerte dal territorio tra cibo, cultura, storia e tradizione. Tanto che, come indicato dall’ultima edizione del Rapporto sul turismo enogastronomico italiano, l’Emilia-Romagna si colloca come una tra le prime mete scelte dai turisti nazionali per la capacità di legare vacanza ed enogastronomia di qualità grazie anche ai 25 ristoranti stellati, i 35 ristoranti Bib Gourmand con miglior rapporto qualità-prezzo, gli oltre 1200 agriturismi e i 26 musei del cibo diffusi sul territorio. Senza dimenticare le due eccellenze di Parma, Città creativa enogastronomia Unesco e Casa Artusi a Forlimpopoli (Fc), il centro che accoglie l’eredità di Pellegrino Artusi e con il quale la Regione ha siglato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di promuovere la qualità dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli in Italia e all’estero.

Forte dei suoi 44 prodotti a marchio DOP e IGP in ambito agroalimentare e 30 a denominazione d’origine in quello vitivinicolo, con un patrimonio che da solo vale oltre 3,5 miliardi di euro l’anno, il meglio dell’enogastronomia emiliano-romagnola sarà dunque il trait d’union di otto importanti manifestazioni che si svolgeranno nel corso dell’estate, grazie alla collaborazione tra assessorato regionale all’Agricoltura e Apt servizi, con l’obiettivo di mettere sempre più sistema e aumentare l’attrattività dell’Emilia-Romagna.

Si è partiti con il Motor Valley Fest, il festival diffuso nella Terra dei Motori a Modena dall’1 al 4 luglio, dove sono state presentate al pubblico le produzioni di eccellenza del territorio nella suggestiva Piazza Grande dove si affacciano il Duomo, la Torre Ghirlandina e il Palazzo Comunale. Si prosegue poi con la Notte Rosa, dal 26 luglio all’1 agosto, evento clou dell’estate sulla Riviera Romagnola, con la prima tappa a Cervia il 29 luglio di Tramonto di Vino, il ‘road show’ del gusto della Regione che da oltre 15 anni promuove i prodotti Dop e Igp regionali insieme ai vini della guida “Emilia Romagna da bere e da Mangiare 2021/22”. E ancora, Al Meni ‘Circo mercato di sapori e cose fatte con le mani e col cuore’ nella ormai nota formula dello chef pluristellato Massimo Bottura, che a Rimini il 7 e l’8 agosto, nell’anno dell’inaugurazione del nuovo Museo dedicato a Federico Fellini, presenterà al pubblico piatti stellati e grandi prodotti fra ‘show cooking’ e mercati della terra. Inoltre, il Meeting di Rimini dal 20 al 25 agosto, dove sarà realizzato uno stand di oltre 100 mq in cui i temi agroalimentari e il turismo saranno presentati in una mostra con totem e pagine informative per promuovere le produzioni di qualità legate al turismo religioso, dei cammini e degli agriturismi.

Infine, tra la fine di agosto e la prima metà di settembre, saranno tre le fiere legate ai prodotti della terra. Il primo appuntamento è con Cibus, dal 31 agosto al 3 settembre, a Parma Città creativa enogastronomia Unesco, dove sarà allestito uno spazio all’interno dello stand di Unioncamere per la promozione delle produzioni di qualità e del territorio e dove si svolgerà una sfida tra alcuni chef di Francoforte, selezionati con un programma di promozione in Germania, che realizzeranno ricette con i prodotti locali. A seguire il Macfrut, a Rimini tra il 7-9 settembre, dove uno stand di circa 200 mq sarà occasione per sviluppare la promozione delle produzioni di qualità ortofrutticole soprattutto all’estero e in collaborazione con la rete regionale dei Centri agroalimentari. Infine, al Sana a Bologna, dal 9 al 12 settembre, fiera dedicata al biologico, dove all’interno di uno stand di oltre 100 mq saranno presentati prodotti del territorio, legati alla tradizione ma sempre più sostenibili grazie a tecniche di coltivazione innovative.

Con 3,07 miliardi di euro, oltre il 40% del valore nazionale, l’Emilia-Romagna si colloca al primo posto per le Dop e Igp alimentari in base al Rapporto Ismea Qualivita 2020 e al settimo posto in quello vitivinicolo, con 448 milioni e un incremento del 13,4% rispetto al 2018. Nel 2019 le Dop e Igp principali in termini di valore sono Parmigiano Reggiano DOP, che rappresenta oltre la metà del valore regionale, Prosciutto di Parma DOP, Aceto Balsamico di Modena IGP, prodotte in Emilia-Romagna, nonché Mortadella Bologna IGP e Grana Padano DOP (per la quota parte prodotta in regione), produzioni fra l’altro decisamente orientate all’export, che per le Dop e Igp italiane è stimato in 3,82 miliardi per gli alimentari e 5,65 miliardi per il vino.