L’annuale indagine condotta dall’Associazione Nazionale DiTe ( Dipendendenza Tecnologiche) ha rivelato che le ragazze sono le più colpite da questo fenomeno. Sono stati presi in esame 2510 ragazzi, tra i 10 e i 24 anni.
Emerge una tendenza, da parte dei giovani, ad isolarsi sempre di più. La capacità di relazionarsi “vis a vis” è calata sensibilmente. Il 26.8% non ha legami significativi al di fuori delle piattaforme digitali. Il 14.4% fa fatica a incontrare i propri amici dal vivo. Questi dati, secondo Giuseppe Lavenia, presidente di DiTe, dimostrano una realtà che amplifica insicurezze e solitudine.
Un altro tema messo in risalto dall’indagine è la sfiducia nel futuro e la difficoltà a immaginarlo come qualcosa di concreto. I social spesso diventano un rifugio che però tende ad amplificare frustrazione ed insoddisfazione.
Tra i risvolti positivi dell’indagine c’è sicuramente il dato riguardante i giovani che dialogano in famiglia, il 68%. Fondamentale è quindi il ruolo di educatori che i genitori possono svolgere.
G.R.
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