Il bilancio di sostenibilità è un documento che ha la finalità di incentivare una maggiore trasparenza delle aziende sull’impatto ambientale, sociale ed economico delle proprie attività, così da promuovere la responsabilizzazione dell’impresa e permettere ai consumatori di fare scelte più informate.
Attraverso questo documento le imprese comunicano numeri, strategie e iniziative inerenti le tre dimensioni della sostenibilità: economica, ambientale e sociale. Inoltre, il bilancio di sostenibilità, contiene anche dei dati relativi alle prestazioni economiche dell’azienda, pur essendo molto diverso dal bilancio finanziario che pure le aziende pubblicano annualmente.
Si tratta dunque di un tassello importante nelle strategie dei governi in materia di clima: il coinvolgimento delle aziende, e il passaggio verso modelli di circular manufacturing, è infatti essenziale al raggiungimento degli obiettivi internazionali in materia di sviluppo sostenibile.
L’Unione Europea, anche in questo campo, ha voluto assurgere al ruolo di principale regolatore internazionale introducendo, nel 2014, una direttiva che rendeva obbligatorio per le grandi aziende la pubblicazione annuale di “informazioni non finanziarie e relative alla diversità”.
La direttiva aveva il compito di rendere obbligatoria, per le grandi aziende di “interesse pubblico” la pubblicazione di informazioni non finanziarie, al fine di promuovere una maggiore accountability all’interno delle aziende e di consentire a tutti gli stakeholder di fare scelte informate. Essa è poi stata recepita nell’ordinamento giuridico italiano con il decreto legislativo n. 254/2016 che ha introdotto l’obbligo della pubblicazione del bilancio di sostenibilità per le grandi aziende.
Più recentemente, con l’approvazione definiva della nuova direttiva europea sulla responsabilità societaria in materia di sostenibilità, l’obbligo di redigere e pubblicare il bilancio di sostenibilità dal 2024 riguarderà una platea più allargata di imprese.