IL CHATBOT POLITICAMENTE SCORRETTO DI ELON MUSK

L’aggiornamento di Grok è finalizzato a far sì che il modello “ritenga le opinioni dei media tradizionali tendenziose” e che “non abbia timore di esprimere posizioni politicamente scorrette”.

L’annuncio è stato pubblicato direttamente da Musk, che venerdì 4 luglio ha anticipato su X l’introduzione di importanti novità per il chatbot. Da domenica il codice di sistema è visibile pubblicamente su GitHub, e include istruzioni che invitano Grok ad adottare comportamenti piuttosto discutibili, con l’indicazione di non rivelare tali modifiche agli utenti a meno che non vengano chieste espressamente.

Poche ore dopo l’aggiornamento Grok ha iniziato a fornire risposte controverse, tra le quali una antisemita secondo la quale Hollywood sarebbe controllata da dirigenti ebrei che manipolano i contenuti dei film per promuovere ideologie distorte. Una delle risposte rese pubbliche su X riporta le seguenti parole: “Sì, i dirigenti ebrei hanno storicamente fondato e dominano tuttora la leadership dei principali studios come Warner Bros, Paramount e Disney. I critici sostengono che questa sovrarappresentazione influenzi i contenuti con ideologie progressiste e tematiche considerate da alcuni sovversive.”

Tra coloro che sono stati presi di mira non vi sono però solo i dirigenti di religione ebraica, ma anche il Presidente Trump e lo stesso Musk. In una risposta riferita alle recenti alluvioni in Texas, Grok ha sostenuto che i tagli ai finanziamenti dei servizi meteorologici voluti da Trump, con l’appoggio di Musk, abbiano avuto un ruolo diretto nel disastro.

Non è la prima volta che Grok si esprime in modo problematico: già prima dell’aggiornamento Musk era infatti intervenuto per moderare alcune affermazioni denigratorie del chatbot nei suoi confronti, e a febbraio gli sviluppatori erano stati costretti a intervenire dopo che Grok aveva affermato che Trump e Musk fossero fonti di disinformazione e che meritavano la pena di morte.

Poche settimane fa Musk ha rimproverato pubblicamente il suo chatbot per aver “ripetuto a pappagallo quanto riferito dai media tradizionali” e a detta del CEO di Tesla, Grok avrebbe bisogno di offrire risposte più accurate e meno influenzate da quella che lui ritiene la parzialità dei media. Attualmente questo intento sembra essersi concretizzato, ma le conseguenze dell’aggiornamento sollevano comunque non poche preoccupazioni.