A marzo 2023 è nato l’intergruppo parlamentare dei giornalisti composto da una ventina di membri tra deputati e senatori. Il gruppo coordinato da Andrea Mascaretti, deputato di Fratelli d’Italia e promotore dell’iniziativa, si propone di lavorare alla riforma dell’Ordine dei Giornalisti (OdG) e di modificare la legge che regola la professione, ferma al 1963. Infatti, secondo Andrea Mascaretti, “la legge professionale che ha istituito l’Ordine dei Giornalisti ha principi ancora validi, ma tante norme ormai inadeguate per chi esercita questa professione. L’obiettivo è duplice: garantire la qualità dell’informazione e facilitare l’accesso alla stessa da parte dei giovani”.
Nell’ottobre 2018 il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (Cnog) aveva approvato delle “Linee guida di riforma dell’Ordine dei giornalisti”. Il testo, però, non è mai arrivato in Parlamento per essere discusso. L’8 novembre del 2022, il Cnog ha poi avanzato una proposta per modificare i criteri di accesso alla professione per poter svolgere il praticantato anche senza una testata di riferimento, delibera bocciata dal Ministero della Giustizia. Dell’evoluzione della questione riferiremo in altra sede.
Molte le criticità per i giornalisti ricordate di recente dal presidente del Cnog, Carlo Bartoli:“Sulla normativa ordinistica abbiamo estrema urgenza di rivedere i criteri di accesso alla professione, così come occorre ammodernare le procedure disciplinari, che sono lo strumento per sanzionare le violazioni deontologiche. In Italia per un provvedimento disciplinare ci sono ben cinque gradi di giudizio, mentre l’Ordine non può rendere pubbliche le sanzioni irrorate”. Oltre ai numerosi punti riguardanti l’ordinamento vi sono poi le urgenze che riguardano la diffamazione e le azioni giudiziarie intimidatorie contro i giornalisti, “un’emergenza democratica su cui intervenire al più presto”, ha spiegato Bartoli. Le questioni inerenti i temi dell’informazione, tuttavia, vanno oltre l’ambito del giornalismo: “l’industria dei dati e dell’informazione – ha aggiunto il presidente del Cnog – è oggi il vero motore di ricchezza, sviluppo e occupazione al mondo, l’Italia deve tornare a essere protagonista in questo settore cruciale, che può aprire enormi opportunità alle nuove generazioni”.
(C.D.G.)