ITALIANI SEMPRE PIÚ DIGITALI, IN AUMENTO I PAGAMENTI CON SMARTPHONE

Lo rivela una ricerca dell’Associazione bancaria italiana (Abi), presentata in occasione di un seminario sui pagamenti digitali a Firenze.

Stando al report Abi, le carte contactless hanno registrato un balzo del 49% mentre smartphone e bracciali addirittura del 139%. Una tendenza per effetto della quale l’Italia, pur restando agli ultimi posti per alternativa al contante tra i Paesi europei, ha potuto registrare nell’ultimo biennio una crescita superiore alla media del Vecchio Continente.

Sembra quindi che stiano cambiano alcune delle abitudini consuete legate molto, come si legge in un paper della Banca d’Italia, al grado di conoscenza informatica, all’età e alla posizione geografica, più che a questioni meramente fiscali. Certo quello che non difetta all’Italia sono gli strumenti: le carte sono in misura abbondante nei portafogli dei clienti e la diffusione dei PoS addirittura è sopra la media.

Non solo. Il maggior ricorso ai pagamenti digitali e in particolare all’home banking sta anche portando le banche a investire sempre più in sicurezza, tanto che la spesa del settore ha superato i 350 milioni di euro e il 91% degli istituti ne prevede un aumento.

Per questo ci deve essere una “spinta europea” che arriverà con l’Euro digitale della Bce, che comunque non escluderà le banche commerciali e il loro ruolo di intermediazione. Per l’Abi dovrà essere infatti “uno strumento funzionalmente diverso da uno strumento di pagamento elettronico” per integrare e non competere con le banche e le loro iniziative portando però vantaggi concreti anche ai clienti.

Il contatto con i clienti, mantenuto strenuamente durante il lockdown, sarà necessario anche per i prossimi mesi specie per le imprese che devono fare i conti con il rallentamento dell’economia e il caro energia.