Kanye West ha raggiunto un accordo per l’acquisto di Parler, la “principale piattaforma globale per la libertà di parola”. In una nota pubblicata anche sullo stesso social network, Parlement Technologies, che possiede la piattaforma, ha annunciato l’accordo con il rapper e produttore discografico, oggi noto anche con lo pseudonimo Ye. “L’acquisizione – si legge – garantisce a Parler un ruolo futuro nella creazione di un ecosistema non cancellabile in cui tutte le voci sono benvenute”.
La notizia dell’intesa è arrivata dopo che lo stesso Kanye è stato bloccato da Twitter e da Instagram per aver postato sul profilo affermazioni antisemite. In quell’occasione il rapper, che non è nuovo a episodi di questo tipo, aveva accusato Meta e Twitter di censurarlo. “In un mondo in cui le opinioni conservatrici sono considerate controverse – ha affermato West – dobbiamo assicurarci di avere il diritto di esprimerci liberamente”.
L’accordo, i cui termini finanziari non sono stati ancora resi noti, dovrebbe essere finalizzato entro la fine dell’anno e prevederà la cessione del 100% delle quote di Parler a West. Contestualmente, Parlement Technologies continuerà a mantenere il proprio ruolo di supporto tecnico, nonché gli accessi ai servizi di cloud privati e al data center della piattaforma.
Da molti anni West sostiene posizioni conservatrici e vicine al Partito Repubblicano e in passato si era detto fiero sostenitore dell’ex presidente americano Donald Trump. Parler, che esiste dal 2018, è molto popolare tra i sostenitori di Trump e venne usato da alcuni di loro per organizzare l’attacco al Congresso statunitense del 6 gennaio 2021. Proprio per questo motivo Apple e Google rimossero l’app di Parler dai loro store, e Amazon ne disabilitò i server. Solo negli ultimi anni l’app è stata reintrodotta negli store di Apple e Google, in una versione modificata che prevede maggiori filtri ai contenuti che è possibile pubblicare.
L’ingresso di Kanye West in Parler arriva mentre l’operazione di Elon Musk per l’acquisto di Twitter continua a fare notizia. Dopo aver clamorosamente fatto retromarcia dall’affare, Musk ha rilanciato l’offerta iniziale di acquisto per 44 miliardi di dollari. Se l’acquisizione andrà in porto, il numero uno di Tesla ha promesso che rilasserà le regole con cui il sito di microblogging modera il “free speech”. L’imprenditore ha anche prospettato la possibilità di sbloccare l’account dell’ex presidente Donald Trump che era stato chiuso a tempo indeterminato.